Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Lampedusa», le vite di Stefano e Denise sullo sfondo del dramma migranti
Propone all’attenzione del pubblico uno dei temi del momento, le migrazioni , Lampedusa, l’opera teatrale di Anders Lustgarten, drammaturgo inglese impegnato sul fronte politico-sociale. La pièce, un pugno teatrale nella pancia della nostra indifferenza, come è stata definita, va in scena oggi alle ore 21 al Teatro Villa dei Leoni di Mira (Venezia) per la stagione organizzata dal Comune di Mira con la collaborazione di Arteven/Regione del Veneto. La traduzione è di Elena Battista, adattamento e regia di Gianpiero Borgia; musiche di Aleph Viola. Protagonisti sono due personaggi, Stefano e Denise, incarnati da Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro. Lui è un pescatore siciliano di ultima generazione costretto a interpretare in modo diverso il lavoro degli avi nelle acque di Lampedusa: dal mare non tira in barca i pesci, ma recupera i cadaveri dei migranti. Lei è una studentessa marocchina italiana, immigrata di seconda generazione; vive in Brianza e si mantiene agli studi lavorando come esattore per una società di recupero crediti. Entrambi fanno lavori a cui sono costretti per vivere e che incidono pesantemente sulle loro esistenze, costruiti sulla disperazione altrui. Sulla scena le vicende di cui sono protagonisti scorrono su binari differenti, in un’alternanza di monologhi che non li mette mai a diretto contatto, ma a poco a poco dalle loro parole emerge un legame via via più forte. A unire le loro storie sono la povertà e la disperazione che fanno da sfondo alle loro vite. L’uno è posto di fronte alle conseguenze tragiche di indifferenza e razzismo, l’altra è stata oggetto di pregiudizi che ne hanno indurito il carattere. Per entrambi tuttavia sarà un’amicizia a portare un barlume di speranza: per lui quella con un meccanico del Mali che bazzica il porto e sorride sempre, per lei la vicinanza con una ragazza madre portoghese piena di debiti.