Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Cento voti dal clan. «Il sindaco è nostro»
Gli affari di Mirco Mestre, la sua elezione in Comune. Il rivale: «Mi bruciarono l’auto»
ERACLEA (VENEZIA) Sono stati un’ottantina i voti cruciali con cui nel 2016 sconfisse il sindaco uscente di centrosinistra Giorgio Talon e lo sfidante sostenuto Gianni Cechier. Voti garantiti dalla camorra in nome di un rapporto di «amicizia». Con questa accusa è finito in manette il sindaco di Eraclea, Mirco Mestre.
ERACLEA (VENEZIA) «Sinceramente non riesco a pensare a qualcosa di diverso dalla mia estraneità a quanto contestato».
Dopo il terremoto di ieri, e nonostante qualche problemino di salute, il vicesindaco Graziano Teso non si scompone e con il consueto aplomb commenta: «Fisicamente sto bene – attacca con ironia – la pressione è a posto, tutto ok». Poi entra nel vivo della questione: «Confermo che sono indagato, sono stato a Venezia, hanno perquisito casa mia e anche l’ufficio in Comune».
La domanda è scontata: hanno sequestrato documenti?
«Ho apprezzato il loro lavoro, mi sono complimentato con le forze dell’ordine e mi sono reso disponibile a essere sentito quanto prima, per agevolare le indagini. Sono state portate via delle pratiche edilizie residenziali che non hanno a che vedere con indirizzi politici dell’amministrazione. In questo momento - continua Teso - sono in municipio e sto verificando con i responsabili di area se c’è qualche situazione amministrativa contestabile: sinceramente non trovo alcuna pratica che faccia pensare ai fatti contestati. Nessun indirizzo politico che possa portare ad agevolare qualcuno. Nulla, nulla, nulla. Tutto quello che è stato fatto è alla luce del sole».
Graziano Teso è uno dei personaggi pubblici di Eraclea più noti di sempre. È entrato nella pubblica amministrazione nel 1972 lavorando in Comune a Venezia, poi come amministrativo in varie segreterie regionali a palazzo Balbi, dal 2000 al 2004 è stato responsabile del gruppo Udc-Ccd in consiglio regionale. La sua attività politica è iniziata nel lontano 1968 nella Democrazia Cristiana, quindi nel 2000 è transitato a FI e poi nel Pdl. A Eraclea è in consiglio comunale da 30 anni. Il suo primo mandato da sindaco arriva nel 2004 ma si interrompe l’anno dopo a causa delle dimissioni del consiglio comunale. Nel 2006 viene però rieletto; dopo 5 anni deve cedere il testimone a Giorgio Talon del centrosinistra. Nel 2016 la rivincita. Teso, regista della campagna elettorale, propone la candidatura di Mirco Mestre, volto nuovo della politica locale, di buona famiglia, e ritorna in sella con l’incarico di vicesindaco anche se, negli ambienti della politica, tutti indicano lui come «vero» sindaco del paese. «Voti in cambio di favori? Su questo ho sempre avuto una mia massima – continua Teso -: a tutti quelli che mi dicono di sapere chi mi ha votato o di avermi dato il loro voto, io rispondo che il voto è segreto. E’ impossibile avere certezze sul voto. Voglio invece esprimere la mia solidarietà, e quella dell’amministrazione comunale, al sindaco Mestre, spero che abbia modo di chiarire subito la sua posizione, siamo tutti esterrefatti».
Pochi giorni fa la Lega Nord aveva nuovamente lanciato pesanti accuse su presunte speculazioni edilizie ad Eraclea Mare: «L’ennesimo caso di malelingue – conclude Teso - che non vogliono del bene al territorio e forse sono persone politicamente frustrate».
Voti in cambio di favori? La mia massima è che il voto è segreto, impossibile avere certezze