Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Progeria, è vicina la cura per la malattia»
VICENZA Rivoluzione progeria: la scienza è molto vicina a una cura per la malattia dell’invecchiamento precoce di cui è affetto Sammy Basso, di Tezze sul Brenta. A rivelarlo è uno studio pubblicato su Nature, prima rivista scientifica al mondo, ricerca a cui ha contribuito lo stesso Sammy.
Basso ha condiviso la gioia della nuova scoperta con un video sulla sua pagina Facebook. Con 23 anni di età, è il malato di progeria più longevo al mondo. Tre settimane fa Sammy era tornato sulle cronache per un delicatissimo intervento al cuore subito al San Camillo di Roma: «Quell’intervento, primo al mondo su un malato di progeria, era già una rivoluzione. Quella di oggi è ancora più grande» racconta il giovane nel video. Il metodo descritto su Nature è il risultato di una ricerca condotta nei laboratori di Oviedo, in Spagna. I ricercatori del team di Carlos Lopez Otin hanno utilizzato la tecnica detta «Crispr-Cas9», metodo che permette di modificare il Dna: il gene della progeria da mutato è stato reso sano. E la cura ha riguardato non un singolo organo ma un intero organismo. L’applicazione in cellule in vitro e su modelli animali ha dato «risultati straordinari - racconta Sammy, emozionato -. Si parla per la prima volta di cura della progeria: una cosa in cui nessuno osava sperare è arrivata». E ora la speranza è tornata a farsi sentire, prepotente e inattesa: «Non diciamo che siamo in grado di curare la progeria oggi – conclude Sammy -. Ma in futuro, forse, sì».