Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La nebbia scatena l’inferno in autostrada Tamponamenti a catena sull’A31, un morto
Sette incidenti in pochi minuti, coinvolte decine di veicoli. Perde la vita il presidente di una Polisportiva
VICENZA Sette incidenti di cui uno mortale - vittima un veronese - avvenuti in appena quindici, venti minuti: trentacinque mezzi coinvolti in tutto, anche tra colonne di veicoli. Un’auto finita contro un Tir, squarciata, un furgone rovesciato, un altro incastrato sotto un bisonte, vetture incolonnate con danni di varia entità. Una catena di piccoli e seri tamponamenti in entrambi i sensi di marcia, a distanza di pochi chilometri uno dall’altro. Distanza relativa visto che la nebbia a banchi in alcuni tratti non faceva vedere oltre il proprio naso.
Una vera e propria mattinata d’inferno quella di ieri lungo l’autostrada, tra lo svincolo
dell’A4 e quello dell’A31 di Vicenza Nord, con cinque feriti, di cui uno grave, e un morto. Con i caselli di Vicenza Nord che sono stati chiusi in entrambe le direzioni, con il traffico che ha finito per paralizzare le strade cittadine. Solo dopo le 13 la situazione è tornata alla normalità e sono sparite dalle carreggiate vetture in panne e pezzi di carrozzeria. Cinque ore prima erano le 8.15 - sono iniziati a squillare i centralini del Suem
118 e dei vigili del fuoco, intervenuti in massa con la polstrada di Padova a cui è toccato effettuare i rilievi di tutti i sette incidenti avvenuti in un così breve lasso di tempo e spazio.
Il più grave è quello costato la vita al veronese Fabio Altobel, agente di commercio di 47 anni di Sanguinetto. Viaggiava in direzione Nord alla guida della sua Renault Espace quando è finito contro il tir della Veronesi Mangimi fermo in colonna per un altro incidente. Forse non è riuscito ad accorgersi in tempo dei mezzi bloccati lungo la carreggiata a causa della fitta nebbia, nonostante le segnalazioni nei cartelli luminosi e la presenza della polizia, forse la velocità sostenuta non gli ha permesso di evitare lo schianto per quanto pare abbia frenato: tutti aspetti al vaglio della Polstrada. Di certo l’urto violentissimo non gli ha dato scampo: la vettura si è accartocciata contro il mezzo pesante, lacerandosi.
Ad estrarre il veronese senza vita dal posto di guida, nell’abitacolo squartato, due squadre di vigili del fuoco. E il medico del Suem ha solo potuto constatare il decesso, tragedia per la quale la procura aprirà un’inchiesta. «Siamo sconvolti» ha detto il fratello Luca, ex vicesindaco di Sanguinetto. Fabio, sposato con tre figli, era conosciutissimo nel paese della Bassa scaligera, dove era presidente della Polisportiva Sanguinetto Asd che aveva fatto rinascere da zero dopo lo scioglimento degli scorsi anni. Coinvolta nello scontro anche una automobilista, ferita però in modo non serio. Prima ancora, in avanti, c’era già stato un altro incidente, e un altro dalla parte opposta. I vigili del fuoco che si stavano dirigendo verso Vicenza Nord per invertire il senso di marcia hanno trovato il primo qualche chilometro dopo l’immissione in A31. Un furgone aveva tamponato un tir e nello scontro erano rimaste coinvolte diverse auto. La squadra ha lavorato a lungo con cesoie e divaricatori per liberare il 24enne del furgone, incastrato sotto la parte posteriore del camion. Stabilizzato dai paramedici del Suem - intervenuti nei due sensi di marcia con tre ambulanze e un’auto medica - il giovane è stato portato in ospedale: ha riportato un serio trauma al piede e la frattura del bacino. I pompieri di Schio hanno invece percorso il tratto in direzione sud trovando un primo incidente tra un autoarticolato, un furgone che si è rovesciato dopo il contatto, e due vetture. Tre in tutto i feriti, ma codici di lieve entità. Verso sud si sono registrati altri due tamponamenti tra auto, senza feriti. Un autentico disastro, da qualunque punto ieri lo si volesse vedere.