Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Alessio B e lo strano caso del murales contestato sui Nomadi

L’opera che rappresent­a Augusto Daolio fondatore della band è stata voluta dal Comune emiliano di Novellara, ma ha fatto infuriare i parenti

- Alessandro Macciò

Dipingere un murales voluto da un Comune in ricordo di un artista, e scoprire che una parte dei parenti non lo vuole. È successo ad Alessio Bedin, noto come Alessio B, street artist padovano tra i più apprezzati in Italia. Il caso è scoppiato a Novellara, paese di circa 14 mila anime in provincia di Reggio Emilia, che lo scorso weekend ha ospitato «Nomadincon­tro», il raduno dei fan dei Nomadi. La scelta del luogo non è casuale: Novellara è il paese che ha dato i natali al cantante Augusto Daolio, cofondator­e dei Nomadi (col tastierist­a Beppe Carletti) nel 1963, morto di cancro ai polmoni nel 1992 e divenuto leggenda a soli 45 anni. Il legame tra il paese e i Nomadi è forte, tanto che il sindaco si chiama Elena Carletti ed è la figlia di Beppe. Nulla di strano, dunque, che il Comune di Novellara abbia deciso di rendere omaggio a Daolio, affidando ad Alessio B un murales col suo volto da dipingere sulla facciata senza finestre di una palazzina. Il problema è che ad alcuni parenti di Daolio l’idea non è piaciuta per niente. Roberto, nipote di Augusto, ha pubblicato una lunga lettera su Facebook per spiegare i motivi della contrariet­à, condivisa con la zia Emanuela. In sostanza, Roberto ed Emanuela dicono di aver scoperto il progetto del murales per caso, quando l’amministra­tore dello stabile ha chiesto ai condomini di dare il consenso al Comune per realizzare l’opera. Roberto racconta anche di aver espresso il suo dissenso al geometra comunale, ricordando­gli che Emanuela è l’erede primaria e quindi possiede «il diritto di uso di immagine di Augusto Daolio». Alla fine il murales si fa lo stesso: «Non hanno tenuto conto del nostro pensiero, delle nostre volontà, ci hanno voluto mortificar­e con l’arroganza delle istituzion­i scrive Roberto Daolio -. Tutto ciò rientra nella parola rispetto, valore della famiglia». La polemica ha finito per travolgere anche Alessio B, l’esecutore materiale del murales: «Io ho fatto solo il mio lavoro e ho eseguito un tributo a un grande artista, come mi era stato chiesto - dice lo street artist padovano -. Quando sono arrivato a Novellara, lo staff del Comune mi ha detto che una parte della famiglia non era d’accordo, ma durante i lavori non ho avuto nessun problema». I Nomadi non vogliono commentare, ma la foto col murales di Alessio B è sulla loro pagina Facebook e ha ricevuto molti like. Sullo sfondo, il rapporto problemati­co tra street artist, cittadini e istituzion­i. Come dimostra un altro murales di Alessio B, dedicato ad Ayrton Senna che venne fatto abbattere dal Comune di Padova.

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Murales Il disegno su un palazzo di Novellara, che vuole rendere omaggio a Augusto Daolio
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Artista Il padovano Alessio B autore del murales

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