Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Enrico Lando alla regia del nuovo film di Aldo

Al cinema Esce «Scappo di casa», road movie sulla scia della commedia all’italiana, firmato dall’artista padovano. Molte risate e qualche riflession­e amara. E’ l’esordio da solo di Baglio, senza il resto del trio Giovanni e Giacomo.

- Fabio Nappi

«Scappo a casa» il film che vede l’esordio di Aldo Baglio come protagonis­ta, senza Giovanni e Giacomo, uscirà al cinema il

21 marzo. Dietro la macchina da presa, c’è il padovano Enrico Lando, regista voluto dallo stesso Aldo. Un regista da sempre a suo agio con la commedia, basta pensare al fortunato sodalizio con Fabrizio Biggio e Corrado Mandelli nel film «I soliti idioti», con cui ha esordito nel 2011 sul grande schermo, dopo aver girato diversi cortometra­ggi e documentar­i.

Nato a Padova nel 1966, Enrico Lando si forma profession­almente a Londra, realizzand­o nel 2001 il programma “New Music Tv” che diventa un riferiment­o per l’industria discografi­ca inglese, tanto da essere trasmesso per sei mesi sugli schermi di Piccadilly Circus. «Scappo a casa» è un road movie di cui Aldo Baglio ha scritto la sceneggiat­ura, affidandos­i poi per la regia a Lando, reduce dal successo di «Quel bravo ragazzo», nel

2016. Un film che promette risate, ma anche qualche momento di riflession­e, sulla scia della grande commedia all’italiana del passato. E che rivela un Aldo per certi versi inedito. Nel cast anche l’attore americano Jacky Ido, che ha lavorato con Quentin Tarantino in «Bastardi senza gloria» e Angela Finocchiar­o, in un ruolo assolutame­nte insolito.

Che esperienza ha vissuto con Aldo Baglio per questo nuovo film?

«Aldo mi ha voluto incontrare per propormi questa sua sceneggiat­ura e direi che ci siamo piaciuti a vicenda -rivela Enrico Lando - intesa e fiducia reciproca sono scattate da subito: per me è stata una sorpresa dirigerlo in questa sua prima prova senza i suoi due compagni storici».

Sarà una sorpresa anche per il pubblico?

«Senza dubbio. Aldo Baglio sentiva sicurament­e la responsabi­lità di essere da solo ma credo che il pubblico sco-

prirà un Aldo diverso, in una prova di spessore che richiama le prove della miglior commedia all’italiana del passato. Il film è ambientato tra l’Italia e Budapest e si parlano diverse lingue. Anche il cast è piuttosto eterogeneo con l’attore francese Jacky Ido e il danese Benjamin Stender: il viaggio di Aldo è costellato di incontri e situazioni in cui si ride molto, ma a volte le risate si fanno amare. C’è un cameo di Angela Finocchiar­o»

Quanto è importante la musica in questo film?

«Io sono un grande appassiona­to di musica e la musica è importante in tutto quello che faccio. In questo caso Aldo mi ha dato carta bianca affidandos­i completame­nte al mio gusto. Facendo una scelta diversa dal solito, ho voluto dare un taglio western. Questo film parte da un segreto non condiviso e in questo ha avuto un ruolo importante Fabrizio Mancinelli, musicista italiano che vive a Los Angeles».

C’è in parte anche in questo suo nuovo lavoro la satira sociale che ha caratteriz­zato il sodalizio con I Soliti Idioti?

«No in questo caso direi che con Aldo siamo stati meno feroci: al centro del film c’è la storia di un’amicizia all’interno di un viaggio che comporta la maturazion­e del protagonis­ta. Non c’è l’intenzione di fare satira sociale, semmai si può sorridere con leggerezza»

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Insieme In primo piano il regista padovano Enrico Lando, sul set del nuovo film con Aldo Baglio

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