Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Latterie Vicentine» abbandona il Consorzio dell’Asiago Dop E intanto rinnova gli impianti
BRESSANVIDO Latterie Vicentine rinnova gli impianti. Con un investimento da 4 milioni di euro arrivano tecnologie che, nelle varie fasi di lavorazione, permetteranno di risparmiare al colosso cooperativo agroalimentare di Bressanvido 500 metri cubi d’acqua al giorno. Il tetto del caseificio è stato poi dotato di un impianto fotovoltaico da 4.200 kilowatt. Plaude il governatore Luca Zaia, che prima di tagliare il nastro ha però raccomandato all’azienda – di recente uscita dal Consorzio di tutela dell’Asiago Dop – un impegno diretto: «Sono preoccupato per le sorti del consorzio».
Gli investimenti sono stati sostenuti, per il 20 per cento, dalla Regione stessa. «Queste innovazioni sono la volontà del l e 400 a z i e nde a gr i col e che, dall’Altopiano al Basso Vicentino, sconfinando a Padova e Treviso, quotidianamente conferiscono il latte alle Latterie» ha commentato ieri Alessandro Mocellin, presidente della cooperativa. Latterie Vicentine lavora ogni giorno circa 3500 quintali di latte, e fra i formaggi prodotti «pesa» molto l’Asiago Dop, con 400mila forme di Asiago fresco ogni anno. Oltre all’installazione dei 2390 pannelli fotovoltaici sul tetto, destinati all’autoconsumo è stato innovato l’intero ciclo produttivo: da una struttura di ricezione del latte ora a due corsie – latte normale e latte biologico – ad un software che monitora la materia prima in tutta la trasformazione, garantendo la tracciabilità. È stata creata un’unica area per il lavaggio di autobotti e impianti, c’è un nuovo impianto di concentrazione del siero del latte che, nel raffreddamento, riutilizza a cq u a g i à u s a t a a c i rc u i to chiuso, e viene impiegata una nuova tecnica di microfiltrazione a freddo.
«Spesso si parla dell’albero che cade, ma qui c’è una foresta che cresce» ha approvato il presidente regionale. Il fatto però che il 40 per cento dell’Asiago Fresco esca da qui, da un’azienda che è uscita dal Consorzio Dop, ha spinto Zaia a una raccomandazione diretta alla cooperativa: «Bene il dialogo fra produttori, ma si dia un futuro alla tutela del prodotto».