Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La tassa di soggiorno segna il record e dona al Comune oltre 700mila euro
Nel 2018 l’incasso è cresciuto del 27%, segno che sono aumentati i turisti che hanno pernottato a Vicenza. Folla in centro (e in Basilica Palladiana) nel weekend e ieri
VICENZA È in vigore in città da sette anni ma per la prima volta ha superato i settecentomila euro di gettito. Ovvero più di quanto lo stesso Comune avesse preventivato. Anche se la crescita, forse, non sarà sempre costante: «Quest’anno non ci aspettiamo aumenti così considerevoli». Le parole del l ’a s s e s s ore a l l e At t i v i t à produttive e al Turismo, Silvio Giovine, registrano le prospettive dell’amministrazione comunale in materia di tassa di soggiorno, ovvero l’imposta pagata da tutti i turisti che d o r mono p e r a l meno u n a notte in una albergo, hotel o o s t e l l o c i t t a d i n i . A l men o quelli delle strutture ricettive ufficiali, perché poi c’è tutto il capitolo del sommerso e del servizio legato al sito internet «Airb’nb», che non sono soggetti al pagamento del balzello. Ma quello è un altro capitolo.
Il dato che arride ai bilanci di Palazzo Trissino è quello relativo al gettito prodotto dalla tassa di soggiorno lo scorso anno: nei 12 mesi del 2018 il Comune ha infatti incassato 752 mila euro, con una crescita del 27 per cento rispetto ai dati dell’anno precedente, quando la somma piovuta sulle casse dell’amministrazione si è fermata a quota 590 mila euro. Ed è una crescita, quella del gettito dall’imposta sui pernottamenti turistici, che continua da ben sette anni, ovvero dal 1 maggio 2012, quando per la prima volta è stata introdotta a Vicenza: nei primi anni il gettito non superava i 250 mila euro ma già nel 2014 il Comune ha messo mano alle tariffe rivedendole all’insù e arrivando alle tariffe attuali, che vanno da un minimo di 1 euro a notte a un massimo di 3 euro a notte a persona, a seconda della tipologia di camera scelta. Il che ha portato a una crescita esponenziale dei ricavi, lievitati fino a oltre 400 mila euro nel 2015, più di mezzo milione nel 2016 (538 mila euro) e poi i dati più recenti.
Ed è naturale che se cresce il gettito significa che aumentano anche i turisti che scelgono Vicenza almeno per una notte: erano 193 mila le presenze (cioè il numero di notti passate in città)nel 2016, sono passate ad essere 234 mila lo scorso anno. Sui numeri hanno influito, negli anni precedenti, le grandi mostre ospitate in Basilica Palladiana e targate Linea d’Ombra, che hanno richiamato visitatori da ogni parte d’Italia. Ed è per questo, forse che dal Comune la linea è cauta sulle previsioni per quest’anno: «Fino a dicembre non sono in programma g r a n d i mos t r e q u i n d i dobbi a mo f a re a t te nz i o ne nel l e pre v i s i o ni – a f fe r ma Giovine – ma confidiamo nei grandi eventi che stiamo organizzando per il futuro».
In ogni caso, i dati che segnano la crescita degli incassi sono guardati in modo positivo dal Comune, che proprio in questi giorni ha visto arrivare in città molti visitatori e turisti (2.049 i visitatori paganti solo in Basilica tra sabato - 517-, domenica - 622 - e ieri - 910 - ), complice anche il bel tempo e il clima caldo: «I dati della tassa di soggiorno per noi sono un ottimo risultato – puntualizza l’assessore – che determina la crescita della nostra economia e dell’indotto di settore, con tutti i posti di lavoro connessi. La nostra è una valutazione positiva ma siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare e sviluppare, in primis sul settore del tur i s mo congressuale, per i l quale stiamo collaborando in modo molto attivo con Ieg (Italian exhibition group), ma anche sulla manifestazione Vioff, sulla quale vogliamo investire sempre di più nelle prossime edizioni».
Giovine Dato che segna la crescita della nostra economia e dell’indotto del settore
Ma siamo consapevoli che c’è molto da fare in primis per il turismo congressuale