Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Nuovi corsi e sedi, il Meccatronico raddoppia «Le aziende ci chiedono dei super-tecnici»
Spanevello: «I diplomati dell’anno scorso sono tutti già con una occupazione»
V I C E NZ A L’ I t s Meccatronico punta a quota 400: «L’anno prossimo con il raddoppio dei corsi a Vicenza e Verona, due delle otto sedi presenti in regione, avremo 400 studenti frequentanti. Una grande crescita» spiega Giorgio Spanevello, direttore dell’Its biennale post-diploma che, a Vicenza, utilizza la sede dell’istituto tecnico Rossi. Nel 2019/2020 al tradizionale corso di meccatronica ne verrà aggiunto uno di specializzazione Ict (tecnologie dell’informazione e comunicazione), con 24 studenti: «Lo chiedono le aziende».Nei giorni scorsi il presidente dell’Its Luigi Rossi Luciani ha consegnato i diplomi ai 102 ex studenti che hanno terminato il biennio a luglio 2018. «Sono tutti già occupati, con contratti a tempo indeterminato o apprendistati, eccetto qualcuno che si è reiscritto all’università. La caratteristica dell’Its – osserva Spanevello – è proprio questa, c’è un altissimo livello di occupabilità al termine, i ragazzi hanno una buona carta da giocare. Eppure , a nche s e r i e mpiamo l e classi non c’è il numero elevato di studenti che ci aspetteremmo». L’Its post-diploma è iniziato nel 2010 con una singola classe, poco più di una ventina di studenti, ma da allora – anche grazie a un forte sostegno della Regione - i numeri si sono ampliati parecchio: a livello veneto oggi ci sono otto sedi operative in cinque province (nel Vicentino sono due, Vicenza e Schio) con una possibilità di scelta fra 10 corsi diversi e 180 aziende coinvolte. Ogni allievo infatti – dopo l’iscrizione che ha un costo simile a quello delle scuole superiori, circa 250 euro l’anno – svolge 1200 ore in aule e laboratori ma anche 800 ore di tirocinio in una realtà aziendale. E per la metà i docenti provengono proprio dalle imprese. L’Its meccatronico veneto, oggi, viene considerato al settimo posto nazionale sulle 99 fondazioni Its presenti: «Numeri importanti - le parole di Rossi Luciani - ma non ancora a livelli degli altri Paesi europei manifatturieri. I tecnici superiori sono strategici nello sviluppo dell’economia del nostro Paese e nel trasferimento delle competenze 4.0».
Nel frattempo, come sottolinea il direttore Spanevello, l’anno prossimo sono in arrivo novità di rilievo. «Raddoppieranno i corsi a Verona e a Vicenza. A Verona arriverà un corso per tecnico specializzato in processi dell’industria della carta e del packaging sostenibile, sostenuto dal settore cartiero di Confindustria. E a Vicenza un corso specifico per la gestione informatizzata dei sistemi di produzione industriale, cioè tecnici specializzati in Ict». L’obiettivo è formare professionalità capaci di utilizzare le reti per il controllo delle macchine automatiche con le innovazioni introdotte dall’industria 4.0. «Molte aziende hanno investito di recente nel ricambio tecnologico, ma ora stentano a trovare il personale adeguato. Ma le novità non finiscono qui, stiamo preparando una nuova sede Its fra Oderzo e Motta di Livenza, replicherà il corso di meccatronica che c’è già a Vicenza» dichiara il direttore. Inoltre, la scuola post-diploma intende «spingere» con le aziende per far sì che i ragazzi che frequentano il biennio vengano assunti, nello stesso tempo, come dipendenti, con contratti di apprendistato.
«È successo in un caso a Verona, non è semplice ma è va n t a g g i o s o p e r l e s te s s e aziende – osserva Spanevello - il contratto di apprendistato permette infatti di garantire una selezione ottimale dei ragazzi».