Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Nuovi corsi e sedi, il Meccatroni­co raddoppia «Le aziende ci chiedono dei super-tecnici»

Spanevello: «I diplomati dell’anno scorso sono tutti già con una occupazion­e»

- Andrea Alba

V I C E NZ A L’ I t s Meccatroni­co punta a quota 400: «L’anno prossimo con il raddoppio dei corsi a Vicenza e Verona, due delle otto sedi presenti in regione, avremo 400 studenti frequentan­ti. Una grande crescita» spiega Giorgio Spanevello, direttore dell’Its biennale post-diploma che, a Vicenza, utilizza la sede dell’istituto tecnico Rossi. Nel 2019/2020 al tradiziona­le corso di meccatroni­ca ne verrà aggiunto uno di specializz­azione Ict (tecnologie dell’informazio­ne e comunicazi­one), con 24 studenti: «Lo chiedono le aziende».Nei giorni scorsi il presidente dell’Its Luigi Rossi Luciani ha consegnato i diplomi ai 102 ex studenti che hanno terminato il biennio a luglio 2018. «Sono tutti già occupati, con contratti a tempo indetermin­ato o apprendist­ati, eccetto qualcuno che si è reiscritto all’università. La caratteris­tica dell’Its – osserva Spanevello – è proprio questa, c’è un altissimo livello di occupabili­tà al termine, i ragazzi hanno una buona carta da giocare. Eppure , a nche s e r i e mpiamo l e classi non c’è il numero elevato di studenti che ci aspetterem­mo». L’Its post-diploma è iniziato nel 2010 con una singola classe, poco più di una ventina di studenti, ma da allora – anche grazie a un forte sostegno della Regione - i numeri si sono ampliati parecchio: a livello veneto oggi ci sono otto sedi operative in cinque province (nel Vicentino sono due, Vicenza e Schio) con una possibilit­à di scelta fra 10 corsi diversi e 180 aziende coinvolte. Ogni allievo infatti – dopo l’iscrizione che ha un costo simile a quello delle scuole superiori, circa 250 euro l’anno – svolge 1200 ore in aule e laboratori ma anche 800 ore di tirocinio in una realtà aziendale. E per la metà i docenti provengono proprio dalle imprese. L’Its meccatroni­co veneto, oggi, viene considerat­o al settimo posto nazionale sulle 99 fondazioni Its presenti: «Numeri importanti - le parole di Rossi Luciani - ma non ancora a livelli degli altri Paesi europei manifattur­ieri. I tecnici superiori sono strategici nello sviluppo dell’economia del nostro Paese e nel trasferime­nto delle competenze 4.0».

Nel frattempo, come sottolinea il direttore Spanevello, l’anno prossimo sono in arrivo novità di rilievo. «Raddoppier­anno i corsi a Verona e a Vicenza. A Verona arriverà un corso per tecnico specializz­ato in processi dell’industria della carta e del packaging sostenibil­e, sostenuto dal settore cartiero di Confindust­ria. E a Vicenza un corso specifico per la gestione informatiz­zata dei sistemi di produzione industrial­e, cioè tecnici specializz­ati in Ict». L’obiettivo è formare profession­alità capaci di utilizzare le reti per il controllo delle macchine automatich­e con le innovazion­i introdotte dall’industria 4.0. «Molte aziende hanno investito di recente nel ricambio tecnologic­o, ma ora stentano a trovare il personale adeguato. Ma le novità non finiscono qui, stiamo preparando una nuova sede Its fra Oderzo e Motta di Livenza, replicherà il corso di meccatroni­ca che c’è già a Vicenza» dichiara il direttore. Inoltre, la scuola post-diploma intende «spingere» con le aziende per far sì che i ragazzi che frequentan­o il biennio vengano assunti, nello stesso tempo, come dipendenti, con contratti di apprendist­ato.

«È successo in un caso a Verona, non è semplice ma è va n t a g g i o s o p e r l e s te s s e aziende – osserva Spanevello - il contratto di apprendist­ato permette infatti di garantire una selezione ottimale dei ragazzi».

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