Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Lo studente caduto nel Bacchiglione è in coma farmacologico ma stabile
Rianimato dagli amici, è al San Bortolo. Il sindaco: «Siamo tutti vicini a lui»
MONTEGALDELLA Le sue condizioni sono stabili e già oggi potrebbe essere risvegliato dal coma farmacologico nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Vicenza in cui si t r ova d a t r e g i o r n i . E s o l o quando non sarà più sedato, quando riaprirà gli occhi, i medici potranno valutare se quei minuti trascorsi in acqua, sul fondo del letto del Bacchiglione, e quel periodo prolungato passato in assenza di battito cardiaco, possano aver «lasciato il segno».
A fare il tifo per Riccardo Chimento, studente di 19 anni, sono in tantissimi: mamma e papà che hanno trascorso queste feste in grande apprensione, i compagni di class e c h e n o n l o ve d r a n n o rientrare a lezione, ma anche i compagni della squadra di calcio, gli amici di sempre, la comunità di Grisignano di Zocco, dove abita, e quella di Montegaldella, dove sabato mattina ha rischiato di morire. Ma soprattutto loro: i due f r a te l l i , s uoi a mici , c he l o hanno tirato fuori dall’acqua e che per oltre venti minuti, forse di più, in costante contatto con la centrale del Suem 118, gli hanno praticato il massaggio cardiaco e insufflato aria in bocca a lungo. Davide e Andrea Caron, venti e diciotto anni si sono alternati a lungo, continuando anche quando lo sconforto, la stanchezza e le lacrime sembravano avere il sopravvento. I due fratelli di Montegaldella avevano trascorso la notte in tenda con Chimento ed erano rimasti a pescare, la loro passione, fino a metà mattinata. Poi, nel momento di caricare l’auto con l’attrezzatura, l’imprevisto: l’amico che non risponde e che trovano riverso nel fiume, con la canna e il cellulare a due metri di distanza. «Il nostro amico è morto, lo abbiamo tirato fuori dall’acqua e non dà segni di vita» avrebbero d e t to a l te l e fo n o co n i l Suem 118. Anche se di fronte ad una situazione più grande di loro i Caron non si sono lasciati prendere dal panico e hanno contattato subito i soccorsi, operando sul diciannovenne fino all’arrivo dell’amb u l a n z a e d e l l ’e l i c ot t e r o . Quella loro azione è stata determinante perché gli operatori del Suem 118, una volta raggiunte le sponde del Bacchiglione, in località Fontanelle di Montegaldella, riuscissero a far tornare a battere il cuore del diciannovenne. «Avevamo fame ed eravamo stanchi, forse è stato un calo di zuccheri» hanno raccontato i fratelli ai carabinieri intervenuti, che li hanno sentiti anche in caserma e che hanno avviato indagini.
Per quanto solo gli accertamenti medici potranno chiarire cosa è accaduto allo studente, oltre alla testimonianza dello stesso, una volta che sarà nelle condizioni di farlo. «Ci auguriamo che Riccardo possa riprendersi presto, gli siamo tutti vicini, il fatto che sia stazionario ci fa ben sperare» le parole del sindaco di Grisignano di Zocco, Renzo Lotto, in apprensione con l’intero paese per le condizioni del giovane.
Accertamenti Verifiche per capire cosa sia successo Oggi potrebbe essere risvegliato dai medici