Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Troppi ceffoni padre rischia il processo
VICENZA Un ceffone in faccia ma così forte da lasciare i segni. E le mani strette attorno al collo fino a far male. A subire, a quanto pare, la figlia piccola, quando non aveva ancora quattro e cinque anni. È stato indagato per abuso di mezzi di correzione e ora che la procura ha chiuso le indagini preliminari potrebbe trovarsi presto ad affrontare il processo. Lui è C.E. (le iniziali sono per non rendere riconoscibile la minore), papà di trentuno anni residente nell’hinterland di Vicenza. E in aula potrebbe anche costituirsi la madre, in nome della figlia ancora minorenne. I fatti contestati all’uomo, assistito dall’avvocato Roberto Busa, sono rispettivamente di settembre 2017 e aprile dell’anno dopo. Un capriccio di troppo, un pianto che non voleva smettere, una disobbedienza, ed ecco che il papà avrebbe perso le staffe. Arrivando – è l’accusa – ad abusare dei mezzi di correzione e di disciplina. A colpire la figlia con un forte schiaffo al viso, lasciandole i segni, degli ematomi anche nella zona vicino all’occhio. Qualche mese dopo un altro episodio sempre tra le mura domestiche, in un comune della cintura di Vicenza. Allora il trentunenne avrebbe fatto male alla piccola che non aveva ancora cinque anni cingendole il collo con le mani, non senza conseguenze e malattia. ( b.c.)