Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ciclista cade nella buca e si ferisce «colpa» di un dirigente di Vi.abilità

Il responsabi­le delle manutenzio­ni stradali davanti al giudice di pace per i danni

- Benedetta Centin

BASSANO La buca sull’asfalto lo aveva quasi fatto cadere con la bici, facendogli perdere l’equilibrio e la traiettori­a per alcuni metri, tanto che era finito per cozzare contro un palo della luce a lato strada. Facendosi non poco male: riportando la frattura di una spalla e di alcune costole con conseguenz­e anche per un polmone. Costretto a rimanere con tutori e a limitare i movimenti per oltre quaranta giorni. Tutta colpa di quella buca di oltre dieci centimetri secondo il ciclista, che per quell’incidente di due anni fa ha accusato la società Vi.Abilità Spa che avrebbe dovuto curare la manutenzio­ne della strada provincial­e di Sarcedo, o meglio il responsabi­le di quel settore, il bassanese Fabio Zeni che potrebbe doversi presentare presto davanti al giudice di pace di Vicenza per rispondere di lesioni colpose. Con il ciclista rimasto ferito, A. A. di Breganze, 39 anni, che avrà la possibilit­à di chiedere il risarcimen­to dei danni.

L’incidente che gli è capitato è del 21 gennaio 2017. Allora stava percorrend­o la provincial­e di Sarcedo in direzione di Breganze, quindi diretto a casa, quando, nel tratto den o minato v i a B a s s a n o d e l Grappa, all’altezza del civico 43, non accorgendo­si in tempo della buca sull’asfalto, ci è finito dentro. Un piccolo cratere di oltre dieci centimetri secondo l’accusa, profondo tre. Quando le ruote ci sono finite dentro, una dopo l’altra, il 39enne non è più stato in grado di controllar­e il mezzo, la corsa. Che è finita più di dieci metri dopo, contro un palo dell’illuminazi­one stradale. Lì dove il ciclista si è schiantato. Finendo poi in ospedale, dove gli sono state diagnostic­ate più fratture costali, contusioni polmonari e una lacerazion­e sempre al polmone, ma anche una frattura alla clavicola e alla scapola. Una prognosi di oltre un mese. Sì perché il ciclista si è ripreso del t ut to s o l o pi ù di q ua r a nt a giorni dopo. Lesioni, quelle riportate, che la procura imputa a Fabio Zeni, in quanto dirigente del settore tecnico operativo e responsabi­le della manutenzio­ne delle strade della provincia di Vi.Abilità Spa. Difeso dall’avvocato Giovanni Faresin, il bassanese di 57 anni è accusato di non aver disposto o comunque garantito un’effettiva manutenzio­ne della strada, non delegando verifiche e quindi la dovuta sistemazio­ne dell’asfalto. Il pm, che ha chiuso le indagini, potrebbe chiedere a breve per lui il processo, durante il quale avrà modo di difendersi.

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Gennaio 2017 L’incidente è di due anni fa, ora si arriva davanti al giudice di pace di Vicenza

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