Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Bassano premia il re degli asparagi Brotto: «Oggi la qualità è ottima»

Tradiziona­le mostra-concorso. Guderzo: traino del territorio

- di Raffaella Forin

BASSANO

Pasquetta all’insegna dell’asparago Dop bassanese. Ieri, in città, non solo lo si è degustato nei ristoranti o sulle tavole di casa, ma è stato protagonis­ta della tradiziona­le mostra-concorso in piazza Libertà che si svolge da 84 edizioni, conclusasi con un saporito risotto offerto ai presenti dai ristorator­i bassanesi. La mattinata si è aperta con l’immancabil­e sfida fra bianchi ortaggi; 20 le confezioni in gara che una giuria di esperti ha esaminato stilando una classifica. È del rosatese Silvano Cuccarollo il mazzo vincitore, che con un altro ha ottenuto anche il decimo posto. Seconda e terza posizione per i prodotti di Luisa Parolin di Cas s ol a , c he ha pre ce duto Mari o Cucca ro l l o di Ros à . Quinto posto per Mario Sartore di Tezze sul Brenta, che ha conquistat­o anche l’ottava posizione con altri asparagi, e al sesto il rosatese Luca Cuccarollo. Settima si è classifica­ta la bassanese Giulia Chiurato e nono Simone Boin di Cassola.Le venti piccole opere d’arte in passerella sono state «prenotate», ossia vendute, in poco tempo ad appassiona­ti ed intenditor­i che sono giunti in città perfino dal lontano G i a p p o n e . « N e l l ’e s t r e mo oriente gli asparagi bassanesi stano ottenendo un successo incredibil­e: diversi gruppi organizzan­o visite alle nostre a z i e nde - s ot to l i nea Paol o Brotto, a capo del Consorzio per l a t ute l a del l ’a s par a g o bianco di Bassano al quale aderiscono oltre 60 realtà produttive autorizzat­e a marchiare il prodotto con la Dop - e qualche television­e giapponese ha dedicato dei servizi alla nostra eccellenza».

Iniziata in anticipo di un paio di settimane per le miti temperatur­e di marzo, la stagione dell’asparago è ora nella fase più intensa, dopo il calo nella produzione di qualche settimana fa dovuto al maltempo. «La qualità del prodotto oggi è ottima - dichiara Brotto - L’alternanza di sole e pioggia ha favorito le note aromatiche tipiche dell’asparago bassanese, che si presenta privo di fibrosità». Il consumator­e finale in questi giorni trova i mazzi in vendita dai 10 agli 11 euro al chilogramm­o. Che il prodotto tipico del Bassanese (la leggenda dice sia stato Sant’Antonio a piantarne le sementi lungo gli argini del Brenta mentre rientrava a Padova da un pellegrina­ggio) sia un’eccellenza lo c o n f e r ma a n c h e L u c i a n o Trentini, esperto internazio­nale del settore orticolo e ieri componente della commission­e giudicatri­ce dei mazzi. «L’asparago Dop è di nicchia ed ha ancora margini di crescita a livello di promozione e di r i s ul t at i » , ha assi curato Trentini. Un pensiero condiviso da Pietro Guderzo, presidente mandamenta­le di Coldiretti. «Attorno all’ortaggio bassanese si muove un notevole indotto economico: da quello agricolo fino al commercial­e passando per la ristorazio­ne e l’immagine del territorio - spiega - È il principale traino del nostro settore e ne siamo orgogliosi».

All’appuntamen­to di ieri sono intervenut­i gli amministra­tori dei territori in cui si co ncent r a l a pro duzi one - Bassano, Cassola, Rosà - che h a n n o r i l e va to i l g i o c o d i squadra creatosi attorno al prodotto, e di Pove dove cresce l’olivo da cui si ricava l’olio usato per insaporire il piatto tipico «asparagi alla bassanese». «Non è Pasquetta senza asparagi», ha ricordato a tutti l’europarlam­entare Mara Bizzotto,

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84 edizioni Festa in piazza della Libertà con la mostra concorso dell’asparago apprezzato anche dai giapponesi
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