Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Vecchioni: «Il mio disco? Riparto senza internet»
Il cantautore stasera al Filarmonico di Verona. «L’infinito» non è stato pubblicato sulle piattaforme di streaming. «L’amicizia con Morgan, Guccini e Toscani»
Nessuno aveva mai anteposto la voce alla musica, invece Roberto Vecchioni ha capovolto punti di vista e struttura, cantando col metronomo per poi aggiungere la musica solo in seconda battuta. «Volevo che fosse la musica a venir dietro alle parole» e così ha fatto per il suo ultimo album, “L’infinito”, uscito a novembre e già disco d’oro con 25000 copie vendute senza piattaforma streaming e download. «L’infinito tour» farà tappa stasera alle 21 al Teatro Filarmonico di Verona. Biglietti a partire da 37 euro su geticket.it.
Niente internet: non è una scelta anacronistica?
«Le canzoni di questo album vanno sentite tutte insieme. Decontestualizzandole, si perde il messaggio. Non sono dodici brani diversi, ma una s o l a l u nghi s s i ma ca nzo ne suddivisa in 12 momenti. Tornando alla domanda, non mi è mai i mpor t a to ve n d e r e , quanto piuttosto fare concerti e restare a contatto con la gente»
el titolo c’entra Leopar
di?
«Era il più pessimista di tutti. Ma c’è un Leopardi prima e dopo il soggiorno a Napoli. Da bandiera del pessimismo diventa bandiera della speranza».
Che cos’è per lei l’infinito? «È la conclusione di un ciclo di pensieri durato 40 anni. Arrivato a 75 anni, riesco a vedere dall’alto la strada percorsa e da qui, posso dire che tutto è fondamentale nella vita, anche le piccole. cose che appaiono insignificanti. N L’infinito, in questo senso, è dentro di noi».
Sembra l’esatto opposto di Samarcanda.
«Lo è. In Samarcanda vince il destino, ora al centro c ’è l’uomo. È un approccio capovolto, ma è ciò che succede con l’età: da giovani si è sempre critici, si trovano colpe da tutte le parti, si incolpano gli altri uomini e la natura. Eppure molte cose accadono per altre ragioni che magari al mo
mento non vediamo. Nella vita o vinci o impari».
Nell’album parla di altre persone...
«C’è un inno per ogni persona che ha battuto il destino. Parlo di Papa Francesco, Alex Za na rdi , Gi ul i o Regeni , l a guerrigliera curda Ayse... La vita è un dono splendido e non bisogna mai abbattersi per le avversità che s’incontrano, ma ribaltarle a proprio favore. Guarda anche il nuotator e Manuel B o r t u z zo : è g i à pronto a sorridere e a prendersi la sua rivincita».
Nel brano «Ti insegnerò a volare» duetta con Guccini.
«Siamo amici da 50 anni. Quando ho finito il disco, sono andato a cercarlo in montagna e gliel’ho fatto sentire. Gli è piaciuto molto ed è stato facile convincerlo a cantarci dentro. Probabilmente dopo tutto questo tempo, ne aveva anche voglia. E ha scelto la canzone su Zanardi».
Com’è andata con Morgan?
«Lo conosco da quando è un bambino. È una persona dall’animo buono, un grande amico e un grandissimo musicologo. Conosce a fondo ogni genere musicale. È solo un po’ disordinato, ma è ben diverso dal dark che ci racconta la tv».
Oliviero Toscani è l’autore della foto dell’album.
«Anche lui è un amico: ha preso la nudità della mia persona, il profilo. Quella fotografia racconta tutta la mia verità e il mio passato. Toscani fa sempre così: in una foto, mette tutto».