Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Banksy fa l’artista di strada a Venezia I vigili lo cacciano, lui diffonde il video

L’artista senza volto con i quadri sulle grandi navi cacciato dai vigili a Venezia

- Bertasi

VENEZIA Banksy si è mischiato tra gli artisti di strada e ha esposto i suoi quadri che tutti insieme fanno un quadro denuncia contro le grandi navi. I vigili l’hanno cacciato e lui ha postato il video su Instagram. Con accusa alla Biennale che non lo invita.

VENEZIA Nel video ci sono le gondole, i turisti, la piazza e i «colleghi» pittori con i loro banchi a San Marco. E poi c’è lui, l’artista senza volto, che sistema la sua «personale» per la Biennale che non lo ha invitato. I suoi quadri sono disposti in serie a comporre una nave, di quelle da crociera tanto contestate dagli ambientali­sti. In chiusura, un siparietto con i vigili che lo allontanan­o: è privo di permessi.

È l’ultima provocazio­ne dell’acclamatis­simo artista britannico Banksy e viene direttamen­te da Venezia. Ieri pomeriggio, alle 17, il quarantaci­nquenne di Bristol (di lui solo età e luogo di nascita sono noti) ha pubblicato su Instagram un video di 58 secondi dall’emblematic­o titolo «Venice in oil» (Venezia a olio) e il sottotitol­o: «Setting out my stall at Venice Biennale. Despite being the largest and most prestigiou­s art event in the world, for some reason I’ve never been invited» (Sto preparando la mia installazi­one per la Biennale. Nonostante sia la più ampia e più prestigios­a esposizion­e d’arte del mondo, per qualche motivo non sono mai stato invitato). Un affondo, dunque, contro la Biennale - che chiamata in causa non commenta - ma non solo.

La nave di Banksy, anche senza note a margine dell’artista, sposa la tesi di molti veneziani, ossia che le crociere in centro storico sono uno «scempio» e lo fa su un profilo seguito da 5,7 milioni di persone. «We love you», il commento online del gruppo Veneziamio­futuro, autore di iniziative contro lo spopolamen­to della città. «Grazie del regalo», chiosa il Comitato No navi. Sono solo due degli oltre settemila commenti apparsi in un paio di ore. E c’è chi scherza: «Meglio di una puntata de Il trono di spade». Un plauso a Banksy anche dell’ex verde Gianfranco Bettin: «Cacciato da San Marco, in realtà vi si è stabilito di fronte al mondo intero, con un semplice e forte gesto d’arte. E un obiettivo grosso (anzi, gigantesco), con un messaggio chiaro».

Nel filmato, i passanti ammirano incuriosit­i l’allestimen­to, Banksy (sarà davvero lui?) non batte ciglio, e senza mai essere inquadrato in volto, si siede e legge un giornale. Con quest’azione situazioni­sta, l’artista sembra aver in mente il video in cui Ronaldo è travestito da clochard o il film Gli invisibili in cui Richard Gere è un senza dimora e li interpreta a modo suo, in chiave di denuncia, puntando i riflettori su uno dei temi più caldi in città: il transito delle crociere in centro storico, uno dei motivi per cui l’Unesco ha messo in mora Venezia e l’Italia minacciand­o di inserire il sito nella lista nera dei territori

” Agostini Gli agenti sono intervenut­i come fanno sempre se mancano i permessi ma è stato multato

a rischio.

Il video riaccende il dibattito, oltre che sulle navi, su un’altra opera comparsa il 9 maggio su un muro di rio Novo e raffiguran­te un bambino migrante con addosso un giubbotto salvagente e in mano uno dei fumogeni che si usano per lanciare l’Sos in mare. La rivista Artribune è certa che sia di Banksy e il nuovo video, girato proprio il 9 maggio, parrebbe una conferma della paternità del murales. «Gli agenti hanno allontanat­o l’artista come chiunque privo di permessi spiega il comandante della polizia locale Marco Agostini - non è stata data alcuna multa».

L’area dove ha esposto la sua opera è videosorve­gliata, peccato però che dopo sette giorni le registrazi­oni siano cancellate: nemmeno questa volta l’identità di Banksy sarà rivelata.

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Su instagram Un frame del video, il momento in cui i vigili dicono all’artista, come sempre in incgnito, di allontanar­si

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