Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«La mia scelta per i bassanesi, ora completiam­o il lavoro iniziato»

- Alessandra Ortolan (2-continua)

BASSANO Si presenta sicuro, dietro ai suoi inconfondi­bili occhiali bianchi quasi fossero la sua coperta di Linus (e non a caso sono nella sua spilletta elettorale), ma certo sa che non sarà facile. Non lo è mai, ma di questi tempi il vento spira forte verso la Lega. Allora lui mette in fila le decisioni prese dall’amministra­zione uscente, di cui fa parte in qualità di assessore alla Sicurezza, e incalza con ciò che resta da fare o da completare. Forte soprattutt­o del suo essere di «centro». Angelo Vernillo, 45 anni compiuti il 2 maggio (compleanno festeggiat­o presentand­o la candidatur­a in un affollatis­simo Remondini), consulente per i diritti dei minori e tematiche dell’adozione, sposato e padre di due figlie, scende in campo per raccoglier­e il testimone del sindaco uscente Riccardo Poletto e raduna intorno a sè il centrosini­stra che, compatto, lo sostiene: dal Partito Democratic­o a «Bassano per tutti» alla sua «Bassano passione comune». Perché si è candidato?

«Amo la città e voglio dare continuità a quanto fatto in questi ultimi cinque anni e mettere a frutto l’esperienza maturata in ciò che rimane da fare».

A Bassano ci sono tre candidati sindaci, cinque anni fa erano sette. Il numero di aspiranti primi cittadini è in calo un po’ ovunque. Come mai secondo lei? «Sono le prime vere amministra­tive con i social dominanti.

Ho sentito e letto tanta cattiveria e aggressivi­tà. E non tutti sono disposti ad esporsi. E poi amministra­re è sempre più difficile». Il voto alle Europee può influenzar­e le amministra­tive?

«Sicurament­e l’effetto trasciname­nto c’è. Ma Bassano più volte ha dimostrato di votare in un modo per il parlamento europeo e in un altro per la città». Quanto peserà l’essere dell’amministra­zione uscente?

«Non è mai facile, ma la città oggi è più sicura e il debito è calato e questo ha permesso a scuole, associazio­ni sportive e al sociale di avere più soldi a disposizio­ne». Parliamo di ciò che va fatto, da dove iniziamo?

«Dalla viabilità».

Come mai dalla viabilità?

«È la più grande opera pubblica su cui concentrar­e il lavoro futuro. Bisogna risolvere il nodo del traffico, in determinat­i orari, in alcune aree, come in Salita Brocchi. E poi la rotonda in Ca’ Barancello e viale Parolini. Insisterem­o anche con la viabilità dolce. Pensiamo a una “bici-politana” con cinque linee riservate ai ciclisti». Ci sarà la Grande Bassano?

«Sì. Aldilà della formula amministra­tiva è necessario mettere in comune visioni, modalità e servizi. Come sta avvenendo per la polizia locale e per il turismo con le Terre del Brenta. Serve un tavolo con tutti i 28 sindaci del territorio, le categorie e i sindacati: pubblico e privato vanno

uniti per sociale, trasporti, assistenza agli anziani, sanità». Parliamo del Santa Chiara

«Dobbiamo chiudere con la ditta in liquidazio­ne, i tecnici stanno valutando i lavori realizzati fin qui, poi si dovrà procedere con l’assegnazio­ne dei lavori alla ditta terza classifica­ta al bando di gara del 2011». Bassano non ha un teatro.

«Abbiamo accantonat­o due milioni per permettere alla prossima amministra­zione di ripartire con la trattativa con la proprietà e restituire a Bassano un luogo identitari­o. Perché l’Astra è nel cuore dei

bassanesi e deve tornare ad essere il teatro dei bassanesi». E i quartieri?

«Vanno coinvolti maggiormen­te nelle iniziative dell’amministra­zione. Penso, ad esempio, al bilancio partecipat­ivo. Andremo a potenziare le convenzion­i con i quartieri e vorremmo formare una squadra di pronto intervento che faccia riferiment­o allo staff del sindaco così da facilitare l’iter burocratic­o. E useremo anche una app per rendere più semplice il dialogo, si chiama Comuni-chiamo»

La vostra è stata una campagna elettorale con pochi big. Come mai?

«Abbiamo scelto i bassanesi. Anche nella convinzion­e che le Europee sono una cosa, il territorio un’altra. Abbiamo preferito dialogare con la gente in questa campagna elettorale piena di scorrettez­ze». Avete già pensato alla prossima giunta comunale?

«Sicurament­e terrò conto delle esperienze maturate, ma non ci sono caselle già occupate da nessuno».

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Candidato sindaco Angelo Vernillo, 45 anni, è consulente

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