Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Patto Bassano-Atalanta per la rinascita

Storico accordo, in città il primo e unico Centro tecnico nerazzurro del Triveneto

- Canello

BASSANO Il buio pesto dopo l’addio di Rosso e la rinascita, la promozione con largo anticipo e adesso un accordo storico a livello territoria­le. Il nuovo Bassano di Fabio Campagnolo, che ieri ha vinto il titolo di campione regionale della Prima categoria, continua nell’opera incessante di ricostruzi­one e per farlo ha puntato al settore giovanile: grazie all’accordo con l’Atalanta nasce a Bassano il primo e unico Centro tecnico nerazzurro dell’intero Triveneto.

Cinquantun­o punti e ottava posizione finale in classifica. L’eliminazio­ne al primo turno dei playoff patita ai danni del Ravenna è frutto del poco soddisface­nte piazzament­o in graduatori­a che ha costretto i biancoross­i di Giovanni Colella a dover vincere in campo esterno per proseguire il cammino nella fase finale. Il Vicenza non ce l’ha fatta e la società berica dovrà far tesoro degli errori commessi per non ripeterli per poter puntare nella prossima stagione. Analizzand­o i numeri, è evidente come il rendimento al «Menti» sia stato molto scadente. Il Vicenza ha ottenuto solo 25 punti davanti al pubblico amico, realizzand­o 23 gol e subendone 21. Confrontan­do il dato con il Pordenone, che è stato promosso in serie B, sono ben 13 i punti ottenuti in meno dai biancoross­i, ma

sono addirittur­a 16 in meno nei confronti della Triestina che al «Rocco» ha conquistat­o 41 punti. Un dato che deve far riflettere perché al «Menti» i biancoross­i hanno vinto solo cinque volte manifestan­do una carenza tecnica nell’impostazio­ne del gioco, ma soprattutt­o di carattere che dovrà essere risolta con l’acquisto di giocatori di valore, abituati a giocare per vincere. Nello scorso campionato i biancoross­i sono rimasti oltre cinque mesi senza vincere al «Menti». Meglio sono andate le cose in trasferta con i berici che hanno ottenuto 26 punti, uno in più di quelli conquistat­i in casa. Un bottino in linea con tutte le altre compagini che hanno lottato per le posizioni di vertice, con il solo Pordenone che è riuscito a mantenere l’imbattibil­ità esterna e a ottenere 35 punti nelle 19 trasferte previste dal campionato. Servirà un cambio e spetterà al nuovo ds Giuseppe Magalini acquisire giocatori che abbiano il carattere e le doti per tornare a far valere quella che una volta era chiamata «la legge del Menti».

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I tifosi biancoross­i al «Menti»

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