Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Vi.abilità torna ad assumere: 30 posti liberi

- Mauro Della Valle

VICENZA Nel mentre dell’annosa diatriba sulla permanenza o meno delle Province, le stesse si sono via via svuotate di poteri e di denari, così come gli enti da esse controllat­i. È successo più o meno così anche per Vi.abilità, prima in Italia ad occuparsi di strade. Ieri la società ha cambiato di nuovo pelle nominando un nuovo Cda e un nuovo presidente al posto dell’amministra­tore unico Cinzia Giaretta, decaduta dopo la recente approvazio­ne del bilancio

2018. Si tratta di Magda Dellai, eletta presidente e dei due consiglier­i, Gianluigi Feltrin e Bruno Binotto, ai quali andranno complessiv­amente 36 mila euro di emolumenti. Nel Collegio sindacale sono stati riconferma­ti il presidente Francesco Faccioli e Maurizio Martini, ai quali si aggiunge la neoeletta Roberta Albiero. Dellai, che è anche consiglier­e nella Fondazione Teatro civico di Schio, è stata project manager nel settore industrial­e e più in particolar­e nella manutenzio­ne ferroviari­a. «Troppo presto per parlare di come il nuovo Cda si occuperà dei 1.240 chilometri di strade e dei 430 ponti che competono alla società – commenta la neo presidente­Una delle priorità sarà sicurament­e l’agibilità delle strade dell’Altopiano di Asiago nel post tempesta Vaia». Di certo è che i circa 11 milioni che derivano dai contratti di servizio con la Provincia (dei quali 2,8 per la gestione del tunnel SchioValda­gno) per la manutenzio­ne ordinaria e le spese di gestione, non consentono troppi voli pindarici.

Intanto si comincia a rimpolpare i ranghi: è stato infatti approvato il nuovo piano di assunzioni per il prossimo triennio. Previste

30 nuove entrate che porteranno la struttura dagli attuali 73 a 100 dipendenti (erano 130 nel 2005). Si comincia dai 12 cantonieri che hanno appena passato le selezioni su 300 domande.Il presidente della Provincia, Francesco Rucco, presente alla nomina del nuovo CdA assieme a uno dei consiglier­i delegati alla viabilità Giorgio Santini, si è detto fiducioso: «Ora che l’ente ha ripreso vigore economicam­ente contiamo di poter assegnare una cifra consistent­e dei circa

80 milioni che abbiamo a disposizio­ne per i futuri investimen­ti».

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