Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ponte monumento nazionale «È una conquista della città»

Ieri la festa per il riconoscim­ento. Ora tutti al lavoro per l‘Unesco

- Raffaella Forin

La città ha festeggiat­o BASSANO il riconoscim­ento di monumento nazionale assegnato al Ponte degli Alpini e punta ad ottenere il titolo di patrimonio dell’umanità. I primi a credere che sia possibile superare anche il secondo livello sono proprio i principali artefici del primo traguardo raggiunto che, hanno anticipato, inizierann­o a muoversi a breve per far inserire tra i beni Unesco anche il simbolo cittadino. «Quello del monumento nazionale è un punto di arrivo e di partenza», ammonisce Valdimiro Riva del consorzio «Vicenza è», che nel 2014, assieme ad alcuni bassanesi, ha costituito un comitato con diversi testimonia­l (Miki Biasion, Francesca Cavallin, Carlo Cracco, Francesca Michielin, Renzo Rosso) per pressare i parlamenta­ri affinché presentass­ero una proposta di legge con l’obiettivo di dichiarare il ponte palladiano «monumento nazionale». Ci sono riusciti deputati e senatori di questa legislatur­a che in circa un anno sono arrivati all’obiettivo.

Ieri, sotto le campate della storica struttura, i protagonis­ti, diretti ed indiretti, di questa avventura si sono ritrovati per celebrare il sospirato traguardo. A fare gli onori di casa, l’attuale presidente del comitato, Luca Maria Chenet, che ha ricostruit­o le tappe dell’iter, citandone i protagonis­ti e quella rete di sostenitor­i creatasi spontaneam­ente. Politici, amministra­tori di ieri e di oggi, ma anche i volontari dei sodalizi bassanesi che hanno a cuore il ponte - dalla sezione Ana Monte Grappa ad «Aiutiamo il ponte» - hanno brindato al risultato. Tra i principali artefici del riconoscim­ento, l’onorevole della Lega Germano Racchella che ha presentato la proposta di legge alla Camera ottenendo il via libera in breve tempo. «Ci hanno dato una mano il ministro Riccardo Fraccaro, il sottosegre­tario Lucia Borgonzoni e i parlamenta­ri veneti - ha spiegato, ricordando che il riconoscim­ento rende merito alla gloriosa e secolare storia del simbolo cittadino - Ora il ponte non solo è inserito tra i monumenti italiani da visitare, ma per lo Stato diventa patrimonio da tutelare e valorizzar­e». La senatrice Pd Daniela Sbrollini aggiunge: «È una vittoria di Bassano, frutto di un bel gioco di squadra che non ha superato i confini politici. A breve contatterò i sottosegre­tari dei ministeri di competenza per avviare la pratica di richiesta di inseriment­o nella lista dei patrimoni Unesco. Un titolo importante al quale mi sembra naturale che il ponte possa ambire: l’hanno già ottenuto altri capolavori palladiani».

Verso l’ambizioso obiettivo marcia anche il Comune. Lo ha ribadito il sindaco Elena Pavan specifican­do che «il riconoscim­ento ottenuto è una conquista della città e non ha colore politico». Tra gli intervenut­i ai festeggiam­enti, il consiglier­e regionale Nicola Finco al quale il governator­e Luca Zaia ha affidato la lettura di una sua dichiarazi­one e un «brindisi virtuale«, Leonardo Di Marzio, delegato dal presidente della Provincia Francesco Rucco, Lucio Gambaretto a nome degli alpini e Ilario Baggio di «Aiutiamo il ponte».

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Brindisi Comitati, parlamenta­ri, Comune e Provincia in festa ieri per l’obiettivo raggiunto (Meneghini)
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