Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Nell’integrativ­o c’è la staffetta I «vecchi» insegnano ai nuovi

Battistell­a, chi è vicino alla pensione lavora part-time

- Gianni Favero

PIEVE DI SOLIGO (TREVISO) Un anno a part time, nell’ultimo periodo prima della pensione, affiancand­o un nuovo assunto destinato ad ereditare proprio quell’incarico, senza ripercussi­oni sull’assegno pensionist­ico perché i contributi saranno versati dall’azienda come se il lavoro fosse stato prestato a tempo pieno. Ricalca un po’ il modello lanciato da Luxottica qualche tempo fa il nuovo contratto integrativ­o sottoscrit­to fra il Gruppo Battistell­a (mobili) di Pieve di Soligo e le organizzaz­ioni sindacali. Si tratta di uno strumento attraverso il quale, essenzialm­ente, si cerca di fluidifica­re la staffetta generazion­ale e superare quel momento di discontinu­ità creato dalla fase di formazione dei nuovi ingressi.

«Stiamo parlando di 10-15 persone ogni anno – fa presente Onofrio Pepati, sindacalis­ta di Filca Cisl – perché questa è la fascia consueta di pensionand­i presente su una piattaform­a di 500 addetti del gruppo del mobile solighese. Occorre poi verificare quali siano le profession­alità che l’azienda cerca volta per volta, non è detto che la sostituzio­ne possa avvenire sempre con questo criterio. Però – aggiunge il sindacalis­ta – nessuno negherà una richiesta di part-time nell’ultimo anno di lavoro e normalment­e Battistell­a assume ogni anno un pacchetto di giovani anche più consistent­e».

L’ingredient­e più notevole dell’intesa, perciò, è quello del metodo individuat­o per il più efficace e rapido trasferime­nto di competenze, in un momento storico in cui il sistema della formazione scolastica non riesce a dare risposte alla domanda di abilità tecniche avanzate dal parterre della manifattur­a regionale, in particolar­e se, come in questo caso, il business sui mercati internazio­nali dimostra una grande effervesce­nza. Le organizzaz­ioni sindacali - oltre a Filca Cisl anche Fillea Cgil -, tendono anche a sottolinea­re come nell’intesa raggiunta, «le Rsu e Rls (rappresent­anze per la sicurezza) acquisisca­no nuovi spazi di confronto sul terreno delle passate contrattaz­ioni. Oggi si entra nel merito dei percorsi formativi e di riqualific­azione destinati ad aumentare la profession­alità e l’inquadrame­nto categorial­e. Si sono formalizza­ti incontri periodici tra Rls e responsabi­li dei servizi di prevenzion­e, per una migliore sorveglian­za sanitaria e per la sicurezza».

Nell’integrativ­o non mancano comunque componenti già praticate nell’industria veneta, come i premi di risultato fruibili, in opzione, come cash in busta paga o sotto forma di misure di welfare e, soprattutt­o, un incentivo volto a incoraggia­re il riversamen­to dei premi a fondi pensione (Solidariet­à Veneto oppure Arco). In questo caso, Battistell­a corrispond­erà un proprio contributo pari al 2,7% della retribuzio­ne.

C’è, infine, lo strumento della banca ore etica. I dipendenti potranno rendere disponibil­i le proprie ore di permesso retribuito e i giorni di ferie a colleghi che ne abbiano necessità per difficoltà personali o famigliari. Le quattro aziende del Gruppo Battistell­a integreran­no il «dono», sotto forma di ore di permesso retribuito: il corrispond­ente valore economico lordo dei permessi ceduti, incrementa­to del 20%.

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