Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Crollo al Duomo, paura a Verona E a Venezia navi fermate in porto
Venezia navi ferme in porto per il vento. Danni al Palasport di Montegrotto
Il maltempo annunciato per il fine settimana ha flagellato tutto la regione. A Venezia il vento a 40 nodi ha portato allo stop sia per le navi da crociera per quelle commerciali. E Verona il tetto del Duomo è parzialmente crollato durante la Messa.
VENEZIA Dopo la doppia allerta lanciata dalla Protezione civile (gialla sulla rete idraulica e arancione per criticità idrogeologica), il maltempo che ieri ha colpito il Veneto ha provocato diversi disagi, condizionando l’esodo sulle autostrade e anche la navigazione.
A Venezia infatti le raffiche di vento hanno raggiunto i 40 nodi e hanno convinto la Capitaneria di Porto a chiudere lo scalo, sia per la parte commerciale che per quella crocieristica. Una decisione che forse ha tenuto conto di quanto avvenuto nelle ultime settimane, segnate dalle difficoltà delle grandi navi: il 2 giugno la Msc Opera impattò contro un battello e la banchina del terminal San Basilio, il 7 luglio la Costa Deliziosa rischiò lo schianto contro Riva Sette Martiri durante una bufera. Ieri tra l’altro la Costa Deliziosa avrebbe dovuto fare nuovamente tappa a Venezia, ma le autorità portuali l’hanno fatta dirottare su Trieste. E sempre ieri la Capitaneria di Porto di Chioggia ha disincagliato la nave cargo che giovedì era rimasta bloccata durante le manovre in entrata.
La Capitaneria veneziana ha disposto la chiusura del porto perché ha ritenuto che non ci fossero le condizioni di sicurezza per le manovre nei canali. La conferma indiretta arriva dalla disavventura capitata ieri pomeriggio a una comitiva di sette persone, sorprese dal maltempo a bordo di un kayak nel canale tra Burano e Murano. Il vento ha fatto finire in acqua una ragazza, che è riuscita a mettersi in salvo su un isolotto vicino a Mazzorbetto; un altro giovane si è tuffato per cercare l’amica dispersa, e poi è stato ripescato dai soccorritori.
Pioggia e vento non hanno colpito solo Venezia. Attimi di paura al Duomo di Verona attorno alle 18.45, quando il maltempo ha fatto crollare una porzione del tetto durante la messa prefestiva. Travi e laterizi sono caduti su un vano caldaia, provocando il crollo del solaio vicino alla cappella della Madonna, sul lato destro dell’altare maggiore. Oltre 40 le richieste di intervento nel Padovano, soprattutto per piante e alberi pericolanti ma non solo: a Montegrotto Terme il maltempo ha danneggiato una porzione del tetto del Palaberta, a Pontecasale di Candiana, il temporale di venerdì sera ha lasciato senza corrente decine di case dalle 21 alle 7 di mattina. A Noventa Vicentina oltre 50 segnalazioni per allagamenti di cantine, garage e strade. A Rovigo e Polesella i vigili del fuoco sono intervenuti per rimuovere pali della luce e alberi caduti.
Ieri era anche una giornata da bollino nero per il traffico, e in effetti i disagi non sono mancati. In mattinata Autovie Venete segnalava 5 chilometri di coda in uscita alla barriera di Trieste Lisert, 4 chilometri sulla A23 da Udine Sud in direzione nodo di Palmanova, code a tratti fra Portogruaro e nodo di interconnessione fra A4 e A23 in direzione Trieste, e traffico molto sostenuto con qualche rallentamento in direzione Venezia su tutto l’asse autostradale.
Nel pomeriggio la coda in uscita alla barriera di Trieste Lisert ha superato i 6 chilometri, e quindi Autovie Venete ha attivato il by pass verso Villesse dalle 16,15 alle 17. In mattinata invece Concessioni Autostradali Venete registrava punte fino a 3.500 veicoli l’ora in carreggiata est (direzione Trieste) tra Padova Est e il bivio del Passante, ma senza code o rallentamenti. Un flusso giudicato comunque «ampiamente gestibile», considerando che «il riferimento di criticità è attorno ai 5 mila veicoli l’ora». Nel Bellunese, all’altezza di Livinallongo, è rimasta chiusa anche ieri (e dovrebbe riaprire stamattina) la Sr 48 che conduce al Passo del Pordoi, colpita venerdì da una colata di fango.
L’allerta della Protezione civile continua fino a domattina, con possibili grandinate e raffiche di vento su tutto il Veneto. Questo perché «la perturbazione in arrivo dall’Atlantico - spiega Marco Monai, del Centro Meteo Arpav di Teolo - si sta scontrando con il caldo e l’umidità presenti sul territorio». Secondo il Centro Maree di Venezia, stasera l’acqua alta raggiungerà un metro di altezza, tornando a salire fino a 95 centimetri anche domani sera. E oggi sulle autostrade resta il bollino nero.