Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Organici carenti e ferie «Ammalarsi d’estate è diventato pericoloso»
Treviso, sale operatorie sotto pressione. Carenza di medici: Asse Zaia-Bonacini
VENEZIA L’ultimo fronte è al Ca’ Foncello di Treviso dove i sindacati hanno dichiarato lo stato di agitazione «Insostenibile la situazione delle sale operatorie, c’è carenza d’organico. Le ferie impattano su una situazione già tirata. L’assessore regionale Lanzarin (in foto) risponde che con i nuovi concorsi l’organico sarà a regime.
VENEZIA A battere il pugno sul tavolo, questa volta,sono tutte le sigle della sanità trevigiana che arrivano allo stato di agitazione ma l’ebollizione negli ospedali veneti sta raggiungendo il livello di guardia. Colpa del combinato disposto delle ferie estive e della carenza d’organico lamentata dalle parti sociali che mette sotto pressione i servizi, dalle sale operatorie del Ca’ Foncello alla Patologia neonatale dell’Azienda ospedaliera patavina. «La situazione, omai, è insostenibile. Abbiamo stimato per difetto - attaccano i sindacati trevigiani - una carenza sommabile ad almeno 40 figure tra infermieri e operatori». Dai più barricaderi di Cgil e Uil ai più pragmatici della Cisl, i rappresentanti sindacali concordano: d’estate, quando il piano ferie diventa un sudoku, il personale non basta più. L’alta tensione in corsia ha raggiunto il suo picco. «Il personale Oss (operatori socio sanitari) e infermieristico ha una media bassissima di giorni di malattia -spiega Daniele Giordano, segretario generale della FP Cgil - , non sono quindi le malattie a mettere in crisi i servizi bensì le ferie. Significa che c’è un problema di organico. E lo dimostrano i 300 posti appena assegnati con il concorso per Oss e altrettanti per quello di settembre degli infermieri». Il tema, per la Cgil, è lo sblocco delle assunzioni. «A livello nazionale non si tiene conto delle differenze territoriali conclude Giordano - noi compatibilmente con i bilanci abbiamo bisogno di poter assumere, la Regione deve fare sua questa battaglia». Per Tommaso Gaspari della Cisl veneziana «Vanno vagliate le aperture sul fronte assunzioni nel decreto Calabria, cioè la possibilità di uscire dal limite di spesa al personale fissato a un
-1,4% rispetto alla spesa del
2004. È una priorità perché mentre continuiamo a puntare su tecnologie avanzate, digitalizzazioni ed eccellenze non si tiene conto delle risorse che servono per far funzionare tutto questo, è qui che la bolla scoppia. La cartina di tornasole è l’uso sempre più esteso degli appalti alle cooperative». Di questi giorni, infatti, la polemica sul personale medico delle cooperative a Camposanpiero per coprire turni al pronto soccorso. «La carenza di personale, soprattutto d’estate, - spiega Fabio Turato della Cisl di Padova sta influendo in maniera importante sull’erogazione dei servizi. Si sta ragionando sul nido dell’Azienda Ospedaliera, si pensa di togliere un turno di infermieri da dare a Patologia neonatale». Secondo Francesco Menegazzi, Uil di Venezia, «è tutto legato ad un filo, la situazione è pesantissima e drammatica, quindi d’estate le ferie amplificano i problemi».
Ancor più duro Giuseppe Cicciu, presidente del Tribunale del Malato: «Ammalarsi d’estate è più pericoloso. Questi sono i frutti di una errata programmazione anche a livello regionale, gli operatori non ce la fanno più e a rimetterci poi sono i cittadini». Manuela Lanzarin, assessore regionale alla Sanità smentisce ci sia un problema di numeri su Oss e infermieri: «Il problema vero sono i medici e su questo c’è la massima attenzione ma per Oss e infermieri i numeri dicono che le risorse risulteranno aumentate dal 2010 a oggi. Semmai, il problema sarà che gli Oss li portiamo via dalle case di riposo e la prossima criticità sarà lì». Ieri mattina il governatore Luca Zaia ha presieduto alla demolizione della palazzina su cui sorgerà la nuova Pediatria. Ad attenderlo un gruppetto di contestatori che manifestavano contro il passaggio del Sant’Antonio all’Azienda ospedaliera. «Capisco l’inquietudine, non accetto i toni» ha detto Zaia. Intanto si rinsalda l’asse veneto-emiliana. Zaia ha scritto a Stefano Bonaccini per coinvolgerlo nella battaglia in Commissione Salute della Conferenza delle Regioni per la carenza di medici. Bonaccini ha risposto all’appello: «Ne parleremo già domani a Roma».