Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Assunzioni nei Comuni, pronto l’emendamento»
L’annuncio del sottosegretario Bitonci dopo l’allarme dei sindaci sugli effetti di Quota 100
Potrebbe arrivare sottoforma VENEZIA di emendamento alla prossima legge di Bilancio la soluzione all’emergenza turnover lamentata dai Comuni, anche - se non soprattutto - a causa di «Quota 100».
Ad annunciarlo è il sottosegretario all’Economia Massimo Bitonci, che spiega di essere «perfettamente a conoscenza del problema, dal momento che sono stato sindaco di due diversi Comuni e da quando ricopro l’incarico di governo sono sempre rimasto in contatto con gli ex colleghi». Bitonci, che rivendica la bontà della riforma pensionistica voluta dalla Lega nell’ottica di superamento della legge Fornero, indica tre diversi aspetti della questione. «Il primo riguarda i Comuni che possono assumere nuovi dipendenti, ma lamentano le lungaggini delle procedure concorsuali. Capisco ma non va perso di vista l’effetto positivo di “Quota 100”: nella pubblica amministrazione c’è un’anzianità molto elevata e questo ha come conseguenza la sclerotizzazione nei ruoli ed una scarsa dimestichezza con le nuove tecnologie legate alla digitalizzazione della Pa. Grazie a “Quota 100” sarà possibile inserire presto nel sistema giovani funzionari con nuove competenze».
Poi c’è il secondo aspetto, «e cioè la difficoltà nel procedere con le assunzioni nei piccoli Comuni e nei Comuni che hanno avuto difficoltà di bilancio e che quindi sono stati sottoposti al blocco del turnover. In questo caso - prosegue il sottosegretario - vogliamo riproporre in sede di bilancio l’emendamento che già fu proposto nell’ambito del decreto sicurezza dalla senatrice veneta Sonia Fregolent, poi stralciato perché giudicato “non coerente” con la materia trattata dal decreto. Si tratta, in sintesi, di una serie di deroghe che dovrebbero ridare fiato agli enti locali».
Infine, il tema dei segretari comunali: «C’è una grave carenza di queste figure, tanto che alcuni segretari sono costretti a coprire più sedi municipali contemporaneamente, con i disagi che si possono immaginare. La soluzione potrebbe essere quella di aprire l’ufficio anche a figure diverse, come ad esempio gli avvocati. È una riflessione in atto».
Si vedrà se queste novità potranno trovare spazio già nella manovra, in autunno, oppure in un apposito decreto Enti locali. Di sicuro i sindaci non sono più disposti ad attendere oltre, come ha spiegato chiaramente al Corriere del Veneto la presidente di Anci Maria R0sa Pavanello: «Lo diciamo da mesi: Quota 100 ha un impatto pesantissimo sui Comuni veneti. Gravissimo in una situazione già d’emergenza. Gli ultimi sei, sette anni - ha spiegato Pavanello - sono stati uno stillicidio continuo con norme sempre più vessatorie verso i Comuni, i primi ad andare in sofferenza sono stati naturalmente i più piccoli ma ormai, da Vittorio Veneto a Montebelluna, i problemi e le emergenze sono uguali per tutti».
” Bitonci Va risolto anche il problema dei segretari comunali, allargando la platea