Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il Bacchiglione tocca i 4,6 metri Chiudono le scuole sull’Altopiano
Allerta massima nella notte a Vicenza, preoccupano Astico e Agno. Rucco: «Pronti ad agire»
Per fronteggiare eventuali esondazioni, predisposte protezioni e sacchi di sabbia
Sei dei sette Comuni dell’Altopiano hanno fermato le lezioni «per precauzione»
VICENZA Ricompaiono i sacchi di sabbia, le idrovore in alcuni punti della città, i fiumi salgono e il timore cresce. Il maltempo che ha imperversato sulla laguna ieri ha colpito anche il Vicentino, con una giornata vissuta al cardiopalma tra allerta meteo, comitati di emergenza riuniti fino a tarda notte e occhi puntati sui fiumi e sul cielo. E oggi, sebbene sia previsto un attenuamento del fenomeno per mezza giornata, dal tardo pomeriggio il maltempo tornerà a battere su città e provincia e fino al pomeriggio di domani, con l’aggiunta di vento di scirocco che potrebbe portare a un innalzamento della quota neve in montagna. Anche per questo il centro funzionale decentrato della protezione civile regionale ha mantenuto lo stato di allarme per tutto il territorio provinciale (bacino «Vene-B») sia sul fronte idraulico sia idrogeologico, in vigore fino alle 20 di stasera.
Ieri, intanto, è andata in scena una prima giornata ad alta tensione. Il fiume Bacchiglione in città si è ingrossato col passare delle ore fino alla piena registrata in nottata e prevista a quota 4,6 metri registrati a ponte degli Angeli. Nessuna conseguenza diretta in termini di esondazioni ma la rete delle caditoie cittadine è finita sotto pressione specie in serata con qualche allagamento, mentre al Palalaghetto si sono verificate infiltrazioni d’acqua dal tetto. Dal tardo pomeriggio di ieri è stato chiuso il sottopasso di via Colombaretta, mentre Aim Amcps ha posizionato bancali con i sacchi di sabbia in sei punti della città, con l’invito a prelevarli «solo in caso di necessità». In tre punti della città sono ricomparse le idrovore ovvero in Largo Goethe, in zona Stadio e in via Leoni, a Ponte degli Angeli sono state installate le paratie a difesa dell’area del Teatro Olimpico e in altri punti sono arrivate le transenne a bordo strada, per consentire una chiusura immediata in caso di necessità.
Dalle 7 del mattino e fino a tarda notte di ieri è stato attivo il Coc (Centro operativo comunale), con l’aggiunta di volontari di protezione civile che giravano per la città a monitorare le zone dove più critiche. «È una situazione di attenzione - dichiara in serata il sindaco, Francesco Rucco ma sotto controllo, anche grazie a tutte le misure di sicurezza attivate. In ogni caso l’invito ai cittadini rimane quello di tenersi informati anche per la giornata di domani (oggi, ndr.) e domenica».
Ma il maltempo ha imperversato anche in provincia, dove per tutto il giorno sorvegliati speciali sono stati in particolare il torrente Agno e il fiume Astico, cresciuti oltre i livelli di soglia già dal pomeriggio ma senza provocare allagamenti. Su ordine del prefetto, Pietro Signoriello, in tutto il territorio i Comuni hanno attivato i centri operativi e nel pomeriggio se ne contavano 40, oltre a 3 Coi (Centro operativi intercomunali) per alcune zone pedemontane. Tra Cornedo e Castelgomberto l’acqua ha raggiunto soglie di guardia anche nel torrente Poscola, mentre a Recoaro gli occhi erano tutti per le frane: il Rotolon è stato monitorato in modo costante dalla protezione civile, che ha portato in città 500 sacchi di sabbia in forma precauzionale. E poi l’altopiano di Asiago, dove fin dal mattino alla pioggia si è aggiunto il lavoro del forte vento. A Roana la strada comunale «Boscon» tra Cesuna e Tresche Conca è stata chiusa dalla mattinata di ieri, visto che in nottata erano caduti due tronchi già danneggiati dalla tempesta Vaia.
Scuole chiuse «per precauzione» invece in buona parte dei Sette Comuni dell’Altopiano. «I nostri municipi di Gallio, Asiago, Roana, Enego, Foza e Rotzo, tutti eccetto Lusiana, hanno deciso di tenere gli istituti chiusi per precauzione» spiega il presidente dell’Unione Montana, il sindaco di Gallio Emanuele Munari.
I provvedimenti sono scattati ieri. Ad Asiago, Gallio e Roana in mattinata è stata decisa la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, dalle materne alle superiori, per il pomeriggio e il giorno successivo (oggi, ndr.): i sindaci l’hanno comunicato con ordinanza comunale e via social, gli studenti sono stati mandati a casa dopo la pausa di metà giornata alle 13.30. Nel pomeriggio sono seguite analoghe ordinanze negli altri municipi. «L’abbiamo deciso per evitare ogni possibile rischio che gli studenti, al rientro, trovino strade allagate o impraticabili - spiega l’assessore di Asiago alla Protezione Civile, Franco Sella -. Molti ragazzi e bambini infatti, sia alle superiori che alle elementari, vengono da altri Comuni».