Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il Bacchiglio­ne tocca i 4,6 metri Chiudono le scuole sull’Altopiano

Allerta massima nella notte a Vicenza, preoccupan­o Astico e Agno. Rucco: «Pronti ad agire»

- di Gianmaria Collicelli e Andrea Alba

Per fronteggia­re eventuali esondazion­i, predispost­e protezioni e sacchi di sabbia

Sei dei sette Comuni dell’Altopiano hanno fermato le lezioni «per precauzion­e»

VICENZA Ricompaion­o i sacchi di sabbia, le idrovore in alcuni punti della città, i fiumi salgono e il timore cresce. Il maltempo che ha imperversa­to sulla laguna ieri ha colpito anche il Vicentino, con una giornata vissuta al cardiopalm­a tra allerta meteo, comitati di emergenza riuniti fino a tarda notte e occhi puntati sui fiumi e sul cielo. E oggi, sebbene sia previsto un attenuamen­to del fenomeno per mezza giornata, dal tardo pomeriggio il maltempo tornerà a battere su città e provincia e fino al pomeriggio di domani, con l’aggiunta di vento di scirocco che potrebbe portare a un innalzamen­to della quota neve in montagna. Anche per questo il centro funzionale decentrato della protezione civile regionale ha mantenuto lo stato di allarme per tutto il territorio provincial­e (bacino «Vene-B») sia sul fronte idraulico sia idrogeolog­ico, in vigore fino alle 20 di stasera.

Ieri, intanto, è andata in scena una prima giornata ad alta tensione. Il fiume Bacchiglio­ne in città si è ingrossato col passare delle ore fino alla piena registrata in nottata e prevista a quota 4,6 metri registrati a ponte degli Angeli. Nessuna conseguenz­a diretta in termini di esondazion­i ma la rete delle caditoie cittadine è finita sotto pressione specie in serata con qualche allagament­o, mentre al Palalaghet­to si sono verificate infiltrazi­oni d’acqua dal tetto. Dal tardo pomeriggio di ieri è stato chiuso il sottopasso di via Colombaret­ta, mentre Aim Amcps ha posizionat­o bancali con i sacchi di sabbia in sei punti della città, con l’invito a prelevarli «solo in caso di necessità». In tre punti della città sono ricomparse le idrovore ovvero in Largo Goethe, in zona Stadio e in via Leoni, a Ponte degli Angeli sono state installate le paratie a difesa dell’area del Teatro Olimpico e in altri punti sono arrivate le transenne a bordo strada, per consentire una chiusura immediata in caso di necessità.

Dalle 7 del mattino e fino a tarda notte di ieri è stato attivo il Coc (Centro operativo comunale), con l’aggiunta di volontari di protezione civile che giravano per la città a monitorare le zone dove più critiche. «È una situazione di attenzione - dichiara in serata il sindaco, Francesco Rucco ma sotto controllo, anche grazie a tutte le misure di sicurezza attivate. In ogni caso l’invito ai cittadini rimane quello di tenersi informati anche per la giornata di domani (oggi, ndr.) e domenica».

Ma il maltempo ha imperversa­to anche in provincia, dove per tutto il giorno sorvegliat­i speciali sono stati in particolar­e il torrente Agno e il fiume Astico, cresciuti oltre i livelli di soglia già dal pomeriggio ma senza provocare allagament­i. Su ordine del prefetto, Pietro Signoriell­o, in tutto il territorio i Comuni hanno attivato i centri operativi e nel pomeriggio se ne contavano 40, oltre a 3 Coi (Centro operativi intercomun­ali) per alcune zone pedemontan­e. Tra Cornedo e Castelgomb­erto l’acqua ha raggiunto soglie di guardia anche nel torrente Poscola, mentre a Recoaro gli occhi erano tutti per le frane: il Rotolon è stato monitorato in modo costante dalla protezione civile, che ha portato in città 500 sacchi di sabbia in forma precauzion­ale. E poi l’altopiano di Asiago, dove fin dal mattino alla pioggia si è aggiunto il lavoro del forte vento. A Roana la strada comunale «Boscon» tra Cesuna e Tresche Conca è stata chiusa dalla mattinata di ieri, visto che in nottata erano caduti due tronchi già danneggiat­i dalla tempesta Vaia.

Scuole chiuse «per precauzion­e» invece in buona parte dei Sette Comuni dell’Altopiano. «I nostri municipi di Gallio, Asiago, Roana, Enego, Foza e Rotzo, tutti eccetto Lusiana, hanno deciso di tenere gli istituti chiusi per precauzion­e» spiega il presidente dell’Unione Montana, il sindaco di Gallio Emanuele Munari.

I provvedime­nti sono scattati ieri. Ad Asiago, Gallio e Roana in mattinata è stata decisa la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, dalle materne alle superiori, per il pomeriggio e il giorno successivo (oggi, ndr.): i sindaci l’hanno comunicato con ordinanza comunale e via social, gli studenti sono stati mandati a casa dopo la pausa di metà giornata alle 13.30. Nel pomeriggio sono seguite analoghe ordinanze negli altri municipi. «L’abbiamo deciso per evitare ogni possibile rischio che gli studenti, al rientro, trovino strade allagate o impraticab­ili - spiega l’assessore di Asiago alla Protezione Civile, Franco Sella -. Molti ragazzi e bambini infatti, sia alle superiori che alle elementari, vengono da altri Comuni».

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ieri. In Il Operativo Comunale Bacchiglio­ne piena Il Centro ha a la monitorare situazione continuato tutta Il massimo la notte. livello era atteso attorno alla mezzanotte (Hasho)
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Oltre la soglia L’Agno nel pomeriggio. Il fiume non ha superato gli argini

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