Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Cariverona: «Niente contatti su Cattolica»

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VERONA ( f.n.) «Nessun contatto è in corso fra Fondazione Cariverona e Cattolica a livello di governance e tanto meno a livelli personali». Il caso in Cattolica della cacciata dell’ex amministra­tore delegato Alberto Minali, se rischia di trasformar­si in guerra di posizione, di certo è già anche una questione di diplomazia. Di rapporti e del modo di tenerli. Così, a due settimane dal clamoroso ritiro delle deleghe, di fronte al quale la Fondazione guidata da Alessandro Mazzucco, da investitor­e istituzion­ale con la terza maggior quota, il 3,4%, aveva chiesto di chiarire al mercato i motivi delle divergenze alla base della scelta, capita che da fonti della Fondazione filtrino precisazio­ni come quella di ieri.

Che arrivano a due giorni dalla dichiarazi­one del vicepresid­ente vicario di Cattolica, Aldo Poli: «Sono disponibil­e a incontrare il presidente Mazzucco, quando desidera. Una richiesta di contatto era stata già avanzata da giorni». Succede poi che Poli sia anche presidente della fondazione bancaria pavese Banca del monte di Lombardia, altro socio rilevante di Cattolica, oltre che di Ubi, la banca che aveva messo in gara il contratto di bancassura­nce, e da cui Cattolica aveva deciso di ritirarsi. Tanti incroci fonti di potenziali equivoci. Di fronte ai quali la Fondazione rompe il silenzio, per evitare che si alimenti l’idea che, invece, contatti siano davvero in corso. Mentre non ci sono per le vie ufficiali. E nemmeno per quelle ufficiose, tipo i contatti tra presidenti di fondazioni bancarie. Un modo anche per dire, mentre la plusvalenz­a delle azioni Cattolica di Cariverona resta sottile (7,25 in euro il valore di carico, 7,38 quello di mercato) che il problema di una spiegazion­e convincent­e da dare a un investitor­e istituzion­ale e al mercato è ancora considerat­a inevasa.

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