Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Schenardi, scossa genuina per il Vicenza «Favoriti, ma attenti a Südtirol e Reggio»
Domani al Menti arriva il Ravenna: Di Carlo potrebbe schierare un tridente dietro a Marotta
Fra presente, passato e futuro. Il Vicenza scruta l’orizzonte, si volta indietro per ricevere la spinta degli ex dei bei tempi andati e pensa al Ravenna, che domani è in arrivo al Menti. Nei giorni scorsi, in occasione dell’iniziativa andata in scena al Teatro Comunale che ha riportato in città gran parte dei protagonisti del grande Vicenza di Francesco Guidolin, si è rivisto anche un primattore amatissimo come Marco Schenardi, che attualmente figura nei quadri tecnici delle giovanili della Ternana.
«È stato un vero piacere tornare a Vicenza – sorride Schenardi – in questa città ho lasciato il cuore e mi piacerebbe, prima o dopo, tornare a viverci. Rivedere tanti vecchi compagni di quel Vicenza è stato bellissimo ed è stato bello riabbracciare anche Mimmo Di Carlo». Un pensiero Schenardi lo dedica anche a Paolo Bedin: «Se penso che lo conobbi in quel magico Vicenza come addetto stampa – sorride – adesso ne ha fatti di passi in avanti diventando direttore generale... Si vedeva lontano un miglio che aveva lo spessore e le capacità per diventare un grande dirigente. Il fatto che sia cresciuto sotto l’ala protettrice di Sergio
Gasparin è stata una fortuna per lui, poi ha camminato per le sue gambe ed è un punto di forza di questo club».
Schenardi scherza, a proposito dei suoi vecchi compagni di squadra: «Li ho visti “vecchi” - sorride – quello che è invecchiato meglio sono decisamente io... Scherzi a parte, ho visto bene Davide Belotti. Già era un’armadio quando giocava, con l’età non ha perso nulla, anzi addirittura ci ha guadagnato». Un pronostico sul campionato: «Mimmo ha le spalle larghe – evidenzia – il Vicenza è una delle favorite. Rivali? A inizio anno avrei detto la Triestina, ma il 3-0 di domenica li mette fuori gioco. Dico Reggiana e Südtirol». Non c’è il Padova, nelle preferenze di Schenardi: «Diciamo che è una squadra che conosco poco – sogghigna – poi mi sento vicentino e vedo meglio altre squadre...».
Dal passato al presente. Con pillole di formazione anti-Ravenna. Man mano che passano i giorni, si fa largo l’opzione 4-2-3-1, modulo utilizzato nel secondo tempo da Di Carlo nell’amichevole contro il Sarcedo. L’ipotesi alternativa alla conferma della formazione che ha travolto la Triestina potrebbe essere un centrocampo con Cinelli e Rigoni e un tris dietro l’unica punta Marotta formato da Vandeputte, Giacomelli e da Guerra appena dietro il Diablo. La Curva Sud Vicenza, infine, ha voluto esprimere solidarietà alla città di Venezia, invitando tutta la tifoseria a sventolare la bandiera del Leone di San Marco, al centro di un caso politico a inizio settimana scoppiato dopo Padova – Südtirol e la decisione del Questore di impedirne l’ingresso all’Euganeo: «Non è nulla di politico come spesso si vuole far passare, perché il gonfalone non appartiene né a partiti, né a movimenti, ma appartiene ai Venti - è stato detto - e noi vogliamo esprimere la nostra vicinanza e la nostra più sincera solidarietà alla città di Venezia».