Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Narghilè, funghi e la tana del coniglio I Momix reinventano la storia di Alice
«Vedo Alice come un invito a inventare, a fantasticare, a sovvertire la nostra percezione del mondo, ad aprirsi all’impossibile. Il palcoscenico è il mio narghilè, il mio fungo, la mia tana del coniglio», spiega Moses Pendleton, fondatore e coreografo dei Momix. Proprio l’ultima creatura di Pendleton, Alice, andrà in scena, al teatro Toniolo di Mestre, oggi in doppia replica alle 15 e alle 19.30 e domani alle 16.30 (info www.arteven.it). La tournée dello spettacolo tornerà poi in Veneto, il 7 (ore 21.30) e l’8 dicembre (ore 16 e ore 20.45) al Gran Teatro Geox di Padova (info www.zedlive.com). La compagnia statunitense che ha reinventato il concetto di danza unendo la perfezione dei corpi ad un istinto poetico e immaginifico, ha scelto come ultimo progetto una rivisitazione di Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll. Alice non vuole necessariamente raccontare il romanzo, ma lo trasmuta in scena in un mondo pieno di sorprese, nonsense e follia. Lo spettacolo, ideato e diretto da Pendleton con la codirezione artistica di Cinthya Quinn sarà diviso in due atti («Nella tana del coniglio» il primo, «Oltre lo specchio» il secondo) e si presenterà come una ventina di coreografie, diventando il trionfo dell’immaginazione e delle illusioni, un gioco fantastico costruito con quadri e coreografie surreali.