Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Niente alcol e cibo, orari precisi Il Comune fissa le regole per i senzatetto a San Marco

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VICENZA Venticinqu­e posti già occupati e una serie di norme – precise – da rispettare. Come la regola di non poter introdurre cibo, non essere «alterati» nel momento d’ingresso e non assentarsi per più di due notti di fila, pena la perdita del posto. Sono questi alcuni dei paletti imposti dal Comune per la gestione del ricovero notturno di contra’ San Marco. Il servizio è stato aperto il venerdì scorso e sostituisc­e l’ospitalità garantita nei container di via Battaglion­e Framarin, chiusi dal 14 novembre e già rimossi. Al loro posto, appunto, si è trovata la soluzione di aprire alcuni locali dell’expensiona­to per studenti di proprietà della Diocesi di Vicenza a San Marco, concesso fino al prossimo 31 marzo per l’accoglienz­a notturna di senzatetto e persone in difficoltà in seguito a un preciso accordo tra Curia e Palazzo Trissino. A meno di una settimana dall’apertura di quei locali sono già 25 le persone che vi hanno trovato riparo: «Ci sono le quindici che utilizzava­no i container – dichiara l’assessore al Sociale, Matteo Tosetto, ieri in sopralluog­o a San Marco (nella foto) – e altri che hanno sottoscrit­to un regolament­o e lasciato i propri dati anagrafici per poter essere accolti».

Nelle scorse settimane infatti l’amministra­zione ha steso un documento che fissa con precisione diritti e doveri di chi chiede ospitalità. Innanzitut­to il rispetto degli orari: si entra dalle 18 alle 21 e si esce non prima della fascia oraria 7.30-9. All’ingresso si deve esibire il proprio documento di riconoscim­ento – o un’autocertif­icazione che ne attesta le generalità – accompagna­to da una precisa autorizzaz­ione, rilasciata dallo sportello «Margini di vita» che si trova all’esedra di viale Roma (aperto dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 12). L’elenco delle persone che accedono è al vaglio della questura e la struttura è gestita da due operatori, presenti anche di notte, e una guardia giurata non armata, «al fine di garantire la sicurezza di chi la frequenta e dei residenti del quartiere» precisa Tosetto. Infine, le norme di comportame­nto: vietati alcolici, cibo e animali nelle camere, ma anche fumare e «stazionare» attorno allo stabile di giorno. (g.m.c.)

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