Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Vicenza-Ghana, la coppia divorzia via Skype
Lui non aveva la possibilità di rientrare, il giudice sente le parti in videoconferenza
VICENZA Artigiano emigrato in Ghana dal 2016, aveva chiesto il divorzio all’ex moglie di Rossano Veneto da cui era già separato ma senza possibilità economiche per rientrare in Italia (e a Vicenza) la procedura rischiava di rimanere congelata a lungo. A rendere possibile l’udienza davanti al giudice, il presidente del tribunale Alberto Rizzo, è stato ieri un collegamento internet e una videochiamata Skype: da una postazione di Accra l’uomo, originario del Padovano, dall’altra, a migliaia di chilometri di distanza, in un’aula di Borgo Berga, la mamma dei suoi due figli che l’ha riconosciuto e il legale dell’uomo, Monica Montecchio. Il giudice, che ha sentito entrambi gli ex in videoconferenza, si è riservato. Si tratta del primo caso a Vicenza (dove nei mesi scorsi si è già svolta un’udienza di separazione tra un papà vicentino e la moglie in Australia), tra i primissimi in Italia. Una possibilità, le nuove tecnologie, per accelerare le procedure e superare difficoltà oggettive, come in questo caso. Un’opportunità che il palazzo di giustizia ha già saputo cogliere anche per altri procedimenti, riducendo quindi tempi e costi e spesso disagi importanti per il cittadino. Nel 2016 era stata la donna, difesa dall’avvocato bassanese Riccardo Brotto, a chiedere la separazione (e allora l’artigiano, già nel Paese africano per lavoro, non si era presentato), ora invece era lui a voler ottenere lo scioglimento definitivo del matrimonio (un divorzio giudiziale) e proprio per questo era necessaria la sua presenza, pena il decadimento della procedura. Evitato appunto grazie alla videoconferenza.