Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Le oche d’oro di
Ha cominciato con un piccolo allevamento Adesso vende eccellenze in tutta Italia e in Europa
Curiel, esperto nella lavorazione di quelle carni. Del resto, a Venezia, già nel 1500 gli ebrei erano famosi per la passione per le oche, carne ammessa dalla loro religione. Ma prima ancora, nel 1400, a San Daniele del Friuli la famiglia Gentilli aveva dato l’avvio alla produzione di cosce di prosciutto di oca.
Bene, quelle cinque oche sotto l’attenta regia di Curiel, diventarono le protagoniste di una lauta cena che i coniugi Pessot offrirono ad alcuni amici e parenti. Un successo. Iolanda e suo marito ne acquistarono altre 50 di oche che poi divennero 250, 1000, fino ad arrivare a 25 mila l’anno. Nella fase ancora artigianale i coniugi si affidarono all’ormai amico Curiel. La piccola attività si chiamava Oca giuliva e questo fino al 1984 quando l’azienda fu ribattezzata Fattoria dell’oca bianca per diventare, infine, nel 1991, Jolanda de Colò. Il grande salto di qualità arrivò nel 2013 quando, in piena crisi economica i coniugi, ormai affiancati dal figlio Bruno, che oggi dirige l’azienda, decisero di investire un milione di euro per l’ampliamento e per l’innovazione dell’azienda, nella zona industriale di Palmanova L’investimento permise un ampliamento di 500 mq, portando l’area a 5.500 mq di superficie, divenuti adesso di 6.300. Lo sforzo economico consentì una maggiore apertura ai mercati europei ed extra europei, con particolare attenzione a quello russo che oggi vale quasi il 10% del totale.
«Ritengo — sostiene Iolanda de Colò, sangue blu nelle vene — sia una grande fortuna creare da un hobby, da una passione, un’attività perché oltre a trarne grande soddisfazione ci si diverte. E questo è quello che la nostra famiglia ha fatto: nel creare quest’azienda ci siamo divertiti e abbiamo trasmesso questa grande passione a nostro figlio. L’azienda è oggi alla seconda generazione e ha sempre lo stesso obiettivo: ricercare il meglio per proporre il meglio ai clienti». Filosofia, questa fatta propria dal figlio Bruno, impegnato con lo staff alla costante ricerca di nuovi prodotti «da poter proporre — precisa — con adeguati standard di qualità e con continuità. Tra i nostri obiettivi, c’è anche quello di portare l’offerta, sia di prodotti sia di servizi, al top nel nostro settore, e di aumentare la Brand Awareness».