Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Un’opera realizzata con foulard di seta da Susken Rosenthal
del vitigno Glera.
Inizia così la storia della cantina Bortolomiol, azienda spumantistica fondata nel 1949 all’interno di una tradizione famigliare che si tramanda dal 1760, quando l’avo Bartolomeo iniziò a coltivare i propri vigneti. Oggi la cantina è nota anche per alcune scelte dirigenziali: la guida è integralmente femminile. Al comando ci sono infatti la moglie Ottavia e le figlie Elvira, Maria Elena, Giuliana e Luisa affiancate dal team di enologi coordinato da Roberto Cipresso.
Il 2019, peraltro, per i Bortomiol, è un anno importante: è quello del settantesimo compleanno. Per festeggiarlo, è stato creato il nuovo Rive 70th anniversary Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. Uno spumante in edizione limitata di ottomila bottiglie, nato dalle uve di un unico vigneto a Santo Stefano di Valdobbiadene, che gode di una perfetta ed unica esposizione al sole. La spumantizzazione? Ovviamente versione brut nature. «In un certo senso, una celebrazione delle origini», sorride Elvira Bortolomiol, vice presidente. «Festeggiamo così questo importante traguardo con una bottiglia che racchiude due secoli di storia e una rivoluzione lunga settant’anni». In occasione della ricorrenza, Bortolomiol ha creato una serie di eventi durante tutto l’anno, iniziati già durante lo scorso Vinitaly, e proseguiti poi al Parco della Filandetta, nel cuore di Valdobbiadene, dove la famiglia ha recuperato una filanda dei primi del Novecento.
«A rendere davvero unico questo luogo è il parco biologico — dice ancora Elvira — che ospita opere di artisti internazionali e prosegue nel vigneto destinato a dare le uve per il Ius Naturae, e un anfiteatro naturale utilizzato per eventi, concerti e spettacoli.