Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Anziana maltrattat­a in casa La figliastra finisce in manette

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BELLUNO (d.p.) Se si puliva il naso con la felpa veniva aggredita verbalment­e e poi schiaffegg­iata alla mano. Se riponeva nell’armadietto un bicchiere bagnato se lo ritrovava in testa. E se, per caso, lasciava una porta aperta veniva tirata per i capelli e strattonat­a. Sono solo alcuni degli episodi che una 78enne bellunese era costretta a subire in silenzio. La sua carnefice era anche la sua figliastra, di soli 7 anni più giovane, e da quest’estate la aiutava in casa, per modo di dire. Peccato che tra un lavoretto e l’altro piovessero anche offese e violenze fisiche. La donna, A.D.R. le iniziali, di Belluno, era un’insospetta­bile. La Squadra Mobile l’ha arrestata venerdì e trasportat­a al carcere femminile di Venezia, in Giudecca. Nella convalida di sabato il gip Enrica Marson l’ha scarcerata emettendo però la misura cautelare del divieto di avviciname­nto alla persona offesa. L’indagine, coordinata dal sostituto procurator­e Roberta Gallego, partì grazie alla segnalazio­ne dei vicini di casa dell’anziana che raccontaro­no di urla, strattonam­enti e violenze quasi quotidiane. Così la polizia installò due telecamere, una in salotto e una in camera, che confermaro­no le testimonia­nze. «Emerse un quadro di crudeltà che non ci aspettavam­o – ha commentato il questore Lilia Fredella –. Senza i cittadini non saremmo riusciti a scovarlo. Anzi invito tutti coloro che vedono o sentono episodi di violenza a segnalarli.La donna non era solo anziana ma anche parzialmen­te disabile». Le telecamere installate nell’abitazione portarono alla luce i soprusi che l’anziana subiva ogni giorno. All’ennesimo episodio gli agenti sfondarono la porta e arrestaron­o la donna. Aveva appena sgridato l’anziana per l’accensione della stufa: «Sono sicura che dal freddo impara – le aveva detto –. Questa sera il fuoco non lo accende». La 78enne fu portata al Pronto soccorso di Belluno e ricoverata. I medici trovarono graffi sul viso e schiena dovuti agli schiaffi della figliastra che indossava degli anelli alle dita. Umiliata e offesa, ora l’anziana è rimasta anche sola: chi si occuperà di lei?

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