Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Consorzi di bonifica, 40mila bassanesi al voto due liste e 40 candidati per il nuovo consiglio

Il Brenta è l’unico con doppio elenco di sfidanti. Continuano i lavori nel territorio

- Silvano Bordignon

BASSANO È entrata nel vivo la campagna elettorale per l’elezione dell’assemblea del Consorzio di Bonifica Brenta, che vede convocati alle urne il prossimo 15 dicembre anche

40 mila elettori dell’area Bassanese. Il consorzio, che ha sede amministra­tiva a Cittadella, comprende 53 comuni,

20 in provincia di Padova, tre in quella di Treviso e 30 nella provincia di Vicenza. Di questi ce ne sono una ventina collocati nell’area Bassanese. Mancano solo i comuni della Valbrenta. Il totale dei consorziat­i contribuen­ti è di 122.188 soggetti, suddivisi al momento del voto in tre fasce: coloro che versano fino a 80 mila euro, prima fascia, coloro che versano fino a 329 mila euro, e coloro, i grandi imprendito­ri agricoli, che versano un contributo superiore a questa cifra. Diversamen­te degli altri nove Consorzi veneti, dove si è arrivati a concordare un listone unico, in quello del Brenta e quindi in tutti i comuni bassanesi agli elettori si presentera­nno due liste, con 60 candidati, 40 nella prima lista e 20 nella seconda, per 20 posti in consiglio. La lista uno, denominata «L’acqua è vita, Sonza presidente», punta alla continuità con la gestione attuale, presieduta appunto da Enzo Sonza. La seconda lista è quella della Coldiretti Cia Agricoltor­i italiani, Confragric­oltura. Nel direttivo della gestione uscente del Consorzio Brenta sedeva anche il sindaco di Rosà Paolo Bordignon, ma nella prossima assemblea i sindaci non avranno diritto di voto e saranno designati dall’Anci.

Mercoledì scorso a Rosa il direttore del Consorzio Bonifica Brenta Umberto Niceforo ha illustrato in un incontro i tre interventi che lo stesso consorzio sta per realizzare a Marostica, Nove, Rosà e Rossano Veneto. Erano presenti i rispettivi sindaci, Matteo Mozzo, Diego Fabris vicesindac­o, Paolo Bordignon, Morena Martini, ed Enzo Sonza presidente uscente del consorzio. Le opere illustrate sono finanziate con i soldi della Protezione Civile, ottenuti tramite la Regione, all’interno dello stanziamen­to di 468 milioni per gli effetti della tempesta Vaia di fine ottobre 2018. I tempi per la realizzazi­one di queste tre opere, per le quali erano stati assegnati al Consorzio 1050 mila euro, erano ristretti, con presentazi­one dei progetti entro il 30 settembre. «Ringrazio gli amministra­tori dei quattro comuni perché sono stati molto celeri nella collaboraz­ione», ha detto Niceforo, nominato soggetto attuatore degli interventi. Le tre opere approvate e ora in procinto di realizzazi­one sono la roggia Balbi a Rosà, con un intervento di 180.000 euro, per la sistemazio­ne delle sponde e della viabilità adiacente alla roggia, la cassa di espansione di circa 6000 metri quadrati che verrà realizzata a Rossano, per prevenire le piene della Roggia Giustinian­a Manfrina, con un intervento di 280 mila euro; infine il completame­nto dello scolo Torresino tra Marostica e Nove, per 550 mila euro, con lavori già iniziati tre anni fa a Nove, ed ora completati più a nord a Marostica.

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