Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Vicenza, il bunker creato da Di Carlo è il segreto della fuga verso la serie B
È la difesa più forte nei campionati professionistici. Con quattro vittorie di fila le rivali si staccano
Quattro vittorie consecutive dopo il derby perso col Padova, sette gol fatti, appena uno subito e miglior difesa delle serie professionistiche italiane con appena sette reti al passivo. Il Vicenza vola, allunga in classifica a +6 su Padova e Reggiana, tiene a distanza il Carpi, unica a rimanere in scia con quattro punti da recuperare e sogna l’allungo determinante da qui al termine del girone d’andata. Perché il titolo di campione d’inverno non è soltanto un riconoscimento simbolico, ma negli ultimi quattro campionati ha sempre portato poi la promozione a Cittadella, Venezia, Padova e Pordenone, che avevano chiuso l’andata al comando.
Per chiudere al giro di boa in testa restano soltanto due ostacoli: la Feralpisalò di Stefano Sottili, attesa domenica al Menti alle 17.30 e la trasferta di Imola in Il programma domenica 15 dicembre sul campo di una delle pericolanti del girone B del campionato di Serie C.
Di Carlo sta mettendo in fila tutte le concorrenti con la ricetta più vecchia e conosciuta da quando esiste il calcio. I campionati, infatti, si vincono partendo da una difesa bunker e sotto questo profilo gli otto gol subiti sembrano una garanzia. Protagonista assoluto del blitz di Bolzano contro il Südtirol è stato il portiere Matteo Grandi, autore nel primo tempo di almeno tre grandi interventi che hanno stoppato la squadra guidata da Stefano Vecchi nel suo momento migliore: «Sono contento di aver dato il mio contributo — gioisce il diretto interessato — in un momento un po’ difficile. Sapevamo che loro sono un’ottima squadra. Nel primo tempo abbiamo preso le misure e nel secondo tempo abbiamo avuto un altro piglio prendendo tre punti fondamentali che danno un segnale anche a noi stessi. I nostri tifosi vanno ringraziati perché sono fantastici, è stato un piacere regalare loro una soddisfazione così grande su un campo difficile come quello del Druso».
Proseguono, intanto, i rumors di mercato relativamente al centravanti che la società vorrebbe acquistare a gennaio per alzare ulteriormente il livello complessivo dell’organico. Le idee/suggestioni che si sono palesate dietro le quinte hanno messo in evidenza i nomi di Daniel Ciofani, Federico Melchiorri e addirittura di Giampaolo Pazzini. Quest’ultimo è in scadenza con il Verona con un contratto valido fino al prossimo 30 giugno a 1,25 milioni netti a stagione, ma per adesso nessuna conferma è arrivata sulla percorribilità di questa pista. Se non verrà trovato un accordo per la rescissione, Pazzini rimarrà a disposizione di Ivan Juric fino alla scadenza naturale dell’impegno.
Conferme sono arrivate sul fatto che Daniel Ciofani possa lasciare Cremona. Ma non ci sono segnali di trattative avviate per un suo possibiletrasferimento a Vicenza. Nessuna trattativa neppure per Federico Melchiorri, uno dei nomi caldi per la prossima sessione di gennaio, visto il suo scarso impiego a Perugia, che però chiede soldi per lasciarlo partire.