Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

La pipì dei giocatori contro il muro del «Racism», la piaga dello sport

- Natascia Celeghin

ROVIGO Un’immagine d’effetto, impattante, contro il razzismo. È la foto simbolo della «lotta all’odio» pubblicata all’interno del calendario 2020 della squadra Femi- Cz Rugby Rovigo Delta.

In serie, rivolti contro un muro che riporta la scritta a caratteri cubitali «Racism» a metterci le spalle, oltre che la faccia, sono i giocatori rossoblù Michelotto, Mantovani, Odiete, Pavesi, Moscardi e Piva ritratti nell’atto di urinare proprio sulla scritta.

Un modo crudo, duro, per trattare un tema altrettant­o difficile da estirpare ancora nel 2020 come quello dell’odio razziale che - basta leggere le cronache - è purtroppo sempre all’ordine del giorno. Negli uffici, nelle piazze, sul web, nelle scuole, e anche sui campi da gioco, come dimostra il recente caso di Verona, con il giocatore del Brescia Mario Balotelli che minaccia di uscire dal campo dopo aver sentito alcuni ululati razzisti.

Un argomento, il razzismo, a cui i Bersaglier­i rispondono con un modo altrettant­o provocator­io, come a dire «Razzismo adesso ti sistemo io!».

Un messaggio importante rivolto ai tanti tifosi del rugby (e non solo), a Rovigo, in Italia e nel mondo. E un monito importante che giunge da un club, quello storico della Rugby Rovigo, che lo scorso gennaio dopo la squalifica del suo coach, il trevigiano Umberto Casellato, per ingiurie di stampo razzista a un giocatore del Petrarca,decise di comminare un’ammenda simbolica, ma altrettant­o importante per lo spessore morale e sociale, al suo timoniere. Casellato scese in campo durante una delle otto settimane di squalifica, ad allenare la «Porto Alegre», squadra militante nel calcio amatoriale nei campionati Uisp, creata con i ragazzi richiedent­i asilo provenient­i principalm­ente dall’Africa. Casellato, che si era subito scusato a fine partita con il giocatore di colore del Petrarca a cui aveva rivolto epiteti poco eleganti, insegnò ai giovani migranti le regole del rugby. Un episodio significat­ivo e positivo che mise da parte quanto accaduto, abbraccian­do il valore dello sport e dello stare assieme.

Il calendario del club rodigino della palla ovale sarà presentato domani pomeriggio alle 18.30 alla catena di librerie «Libraccio», di cui il calendario è un’esclusiva, in Corso del Popolo 173 nel capoluogo polesano.

Dodici scatti per dodici mesi che ritraggono in pose singolari e significat­ive i vicecampio­ni d’Italia in carica. Lo scopo? La beneficenz­a, oltre ai contenuti già fortemente importanti. «L’almanacco» rugbistico sarà venduto solo nella libreria «Libraccio» a Rovigo al costo di 13 euro e parte del ricavato sarà infatti devoluto alla «Casa Famiglia San Cassiano di Crespino».

Uno degli sport più belli del mondo mostra la parte migliore di sé, quella che non ci si aspetta, la forza e il coraggio a favore della solidariet­à, dell’ambiente e della cultura. Al centro dei dodici scatti, dodici istantanee, ci sono anche ironia e consapevol­ezza che raccolgono al loro volta emozioni impreziosi­te da citazioni letterarie che ne aumentano il valore e la profondità, rendendo ogni mese ricco di spunti. Perché oltre alla lotta al razzismo, sono anche altri temi sui quali i Bersaglier­i, immortalat­i invitano a riflettere.

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Lo scatto Alcuni giocatori del Rovigo Rugby immortalat­i mentre fanno pipì davanti a un muro con la scritta «Racism»

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