Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Una colletta tra i colleghi del padre e il nuotatore Manuel Bortuzzo ora può guidare in piena autonomia
VICENZA Una colletta tra dipendenti della concessionaria dove lavora il padre e un’auto nuova per Manuel Bortuzzo. Il giovane nuotatore trevigiano, ferito alle gambe durante una sparatoria lo scorso febbraio a Roma e paralizzato da allora, ieri ha ricevuto un regalo: un’auto donata dal concessionario De Bona a Vicenza, dove lavora il padre di Manuel. Il veicolo è una Jeep Renegade, presentato ieri, del valore di circa 35 mila euro e frutto della volontà dell’azienda a cui si sono aggiunte le donazioni dei 500 dipendenti di tutto il gruppo De Bona.
«Ho lanciato la proposta qualche mese fa sul sito web aziendale – afferma il titolare del gruppo Gaetano De Bona – e sono rimasto a bocca aperta quando ho visto che nessuno dei miei collaboratori si è tirato indietro». Insomma, una vera e propria colletta, che consentirà al ventenne trevigiano trapiantato a Roma di guidare in completa autonomia. L’auto, infatti, è dotata di speciali allestimenti che consentono di essere guidata senza l’utilizzo dei piedi, anche se il sistema può essere disinserito: «Abbiamo deciso di mantenere intatto anche il sistema di guida tradizionale – spiega De Bona – sia perché così il veicolo potrà essere guidato anche da altre persone e anche come segno di speranza, affinché Manuel possa tornare un giorno alla guida tradizionale». Per lui, il giovane nuotatore, è un regalo atteso: «È un dono davvero importante per me perché finalmente potrò essere autonomo negli spostamenti – afferma Bortuzzo – senza dipendere sempre da altre persone». Per la nuova tipologia di guida il ventenne trevigiano ha dovuto ottenere la patente «speciale», con tanto di esame sostenuto giusto ieri mattina per le strade di Treviso. «Non è stato difficile – commenta –. in ogni caso ora non vedo l’ora di testare l’auto e intendo provarla subito andando fino a Roma».