Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Fatture per finte consulenze due profession­isti indagati

Sequestri della Finanza. Frodata anche la Safond

- B.C.

VICENZA Prestazion­i di consulenza che, per l’accusa, non c’erano mai state, fatture per quasi un milione di euro di fatto false, create ad hoc, da parte di due aziende lombarde esistenti solo sulla carta a favore di una serie di società anche vicentine per consentire a queste l’evasione delle tasse. E scattano i sequestri disposti dal giudice: soldi e beni di due profession­isti di Pavia per oltre 174mila euro totali.

È a tutti gli effetti un’articolata frode fiscale, stando alla procura, quella emersa nel corso delle indagini della guardia di finanza, sulla grave situazione economica della Safond Martini srl di Montecchio Precalcino in concordato preventivo. L’azienda di gestione e smaltiment­o di sabbie di fonderia fondata da Rino Dalle Rivee affossata per la clamorosa truffa del nikel wire. Azienda per la quale le due società «cartiere» finite sotto la lente di ingrandime­nto della guardia di finanza avevano emesso fatture per consulenze inesistent­i. E cioè la «Pronto service srl», operante nel commercio all’ingrosso di macchine e attrezzatu­re per l’ufficio, e «Larca srl», che offriva servizi di supporto alle imprese. La frode, stando a quanto emerso della indagini, sarebbe stata messa a segno negli anni d’imposta dal 2015 al 2019: le fatture per l’accusa artefatte sarebbero state staccate per una decina di società operanti nelle province di Bergamo, Milano, Pavia e Vicenza appunto, per l’importo complessiv­o di oltre 990mila euro. A finire nei guai i due amministra­tori «di fatto» delle imprese considerat­e «cartiere»: l’avvocato Riccardo Germani, 43 anni, e il commercial­ista Michele Quarto, 69, entrambi residenti e con studio in provincia di Pavia, dove nei mesi scorsi avevano subito perquisizi­oni (nell’inchiesta ci sono comunque altri due indagati). Nei confronti dei due profession­isti, che hanno già reso dichiarazi­oni, il pubblico ministero Hans Roderich Blattner ha chiesto e ottenuto dal giudice Massimo Gerace il sequestro del presunto guadagno illecito della frode fiscale e cioè oltre 174mila euro. I sigilli, applicati dai finanzieri, sono scattati per un conto corrente bancario e prodotti assicurati­vi, oltre a una parte di una villetta che si trova in provincia di Pavia, di proprietà di uno degli indagati.

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