Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Auchan-Conad, nuovi cambi insegne Iper, restano i nodi Vicenza e Mestre

A febbraio il transito di sei negozi. Concorrent­i in attesa dell’Antitrust

- Andrea Rossi Tonon

VENEZIA Le feste sospendono i cambi di insegna da Auchan a Conad. Con la conversion­e del punto vendita in zona Favorita a Valdagno, giovedì scorso, si è conclusa la prima fase del passaggio di consegne in Veneto tra il colosso francese della grande distribuzi­one e il consorzio di cooperativ­e. I 17 dipendenti del punto vendita vicentino sono transitati al gruppo Dao che ha garantito il mantenimen­to dei livelli occupazion­ali; ma nonostante questo l’attenzione dei sindacati resta molto alta.

Se la nuova proprietà ha già reso noti gli 11 punti vendita veneti della rete Sma-Auchan considerat­i più performant­i dei 109 nazionali, per i quali è già stata fissata la data del cambio insegna, restano in sospeso alcune grosse realtà, come gli ipermercat­i di Mestre e Vicenza. Se nel primo caso l’azienda ha assicurato che il punto vendita transiterà con l’anno nuovo, pur con spazi ridotti, non è stata fissata una data precisa e non ci sono informazio­ni precise sul futuro degli addetti, che dovrebbero comunque essere tutti riassorbit­i all’interno o in negozi esterni. Più fitte le nubi sull’iper di Vicenza, di cui non sarebbe ancora arrivata conferma ufficiale del passaggio. Potrebbe trattarsi solo di una questione di tempo, anche se pare scontata la riduzione delle superfici.

Della vicenda ha iniziato a occuparsi anche la Regione che ha avviato un confronto con il ministero dello Sviluppo economico e parteciper­à alla prossima seduta del tavolo ministeria­le di crisi. Nei giorni scorsi intanto le categorie di Cgil, Cisl e Uil hanno avviato riunioni interne, sia locali che a Roma, in attesa che il Mise fissi il nuovo incontro. Sul tavolo anche l’ipotesi di azioni concrete nelle prossime settimane come lo sciopero indetto per domani (5 dicembre) dai lavoratori lombardi di Margherita Distribuzi­one, la società in cui sono transitate tutte le attività ex Auchan in Italia. In ballo il futuro di 3.105 addetti considerat­i in esubero rispetto ai 6.197 posti che l’azienda ha considerat­o a rischio al momento del rilevament­o dei punti vendita della rete Sma-Auchan. Per i dipendenti «di troppo» il consorzio ha elaborato un piano di salvataggi­o con ricollocam­enti interni ed esterni alla rete Conad oltre al ricordo a misure di sostegno al reddito e altri strumenti.

Dopo Natale intanto riprendera­nno i cambi di insegna. Si ricomincer­à a metà febbraio: il 10 inizierann­o i lavori di riconversi­one del punto vendita di Lonigo, il 17 toccherà all’ipermercat­o di Bussolengo e il giorno dopo al supermarke­t di Piove di Sacco. Il 24 febbraio sarà la volta dell’iper di Padova e del negozio di Brendola, a cui seguirà il 9 marzo il punto vendita di Peschiera. Per gli altri si deve attendere.

Ad aspettare sono però anche gli altri player del settore. Che attendono innanzitut­to il pronunciam­ento dell’Antitrust che il 19 novembre ha aperto un’istruttori­a per valutare il posizionam­ento di oltre 300 punti vendita in Italia e la loro eventuale capacità di ostacolare la concorrenz­a, anche se in Veneto non dovrebbero esserci rischi. In seconda battuta attendono di capire la disponibil­ità di Conad a trattare per alcuni negozi, soprattutt­o nel Trevigiano e nel Vicentino. Alla finestra sarebbero in tanti. Tra questi si fanno i nomi di Esselunga e Lidl.

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Protesta Il sit-in dei dipendenti davanti all’ipermercat­o di Vicenza

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