Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Auchan-Conad, nuovi cambi insegne Iper, restano i nodi Vicenza e Mestre
A febbraio il transito di sei negozi. Concorrenti in attesa dell’Antitrust
VENEZIA Le feste sospendono i cambi di insegna da Auchan a Conad. Con la conversione del punto vendita in zona Favorita a Valdagno, giovedì scorso, si è conclusa la prima fase del passaggio di consegne in Veneto tra il colosso francese della grande distribuzione e il consorzio di cooperative. I 17 dipendenti del punto vendita vicentino sono transitati al gruppo Dao che ha garantito il mantenimento dei livelli occupazionali; ma nonostante questo l’attenzione dei sindacati resta molto alta.
Se la nuova proprietà ha già reso noti gli 11 punti vendita veneti della rete Sma-Auchan considerati più performanti dei 109 nazionali, per i quali è già stata fissata la data del cambio insegna, restano in sospeso alcune grosse realtà, come gli ipermercati di Mestre e Vicenza. Se nel primo caso l’azienda ha assicurato che il punto vendita transiterà con l’anno nuovo, pur con spazi ridotti, non è stata fissata una data precisa e non ci sono informazioni precise sul futuro degli addetti, che dovrebbero comunque essere tutti riassorbiti all’interno o in negozi esterni. Più fitte le nubi sull’iper di Vicenza, di cui non sarebbe ancora arrivata conferma ufficiale del passaggio. Potrebbe trattarsi solo di una questione di tempo, anche se pare scontata la riduzione delle superfici.
Della vicenda ha iniziato a occuparsi anche la Regione che ha avviato un confronto con il ministero dello Sviluppo economico e parteciperà alla prossima seduta del tavolo ministeriale di crisi. Nei giorni scorsi intanto le categorie di Cgil, Cisl e Uil hanno avviato riunioni interne, sia locali che a Roma, in attesa che il Mise fissi il nuovo incontro. Sul tavolo anche l’ipotesi di azioni concrete nelle prossime settimane come lo sciopero indetto per domani (5 dicembre) dai lavoratori lombardi di Margherita Distribuzione, la società in cui sono transitate tutte le attività ex Auchan in Italia. In ballo il futuro di 3.105 addetti considerati in esubero rispetto ai 6.197 posti che l’azienda ha considerato a rischio al momento del rilevamento dei punti vendita della rete Sma-Auchan. Per i dipendenti «di troppo» il consorzio ha elaborato un piano di salvataggio con ricollocamenti interni ed esterni alla rete Conad oltre al ricordo a misure di sostegno al reddito e altri strumenti.
Dopo Natale intanto riprenderanno i cambi di insegna. Si ricomincerà a metà febbraio: il 10 inizieranno i lavori di riconversione del punto vendita di Lonigo, il 17 toccherà all’ipermercato di Bussolengo e il giorno dopo al supermarket di Piove di Sacco. Il 24 febbraio sarà la volta dell’iper di Padova e del negozio di Brendola, a cui seguirà il 9 marzo il punto vendita di Peschiera. Per gli altri si deve attendere.
Ad aspettare sono però anche gli altri player del settore. Che attendono innanzitutto il pronunciamento dell’Antitrust che il 19 novembre ha aperto un’istruttoria per valutare il posizionamento di oltre 300 punti vendita in Italia e la loro eventuale capacità di ostacolare la concorrenza, anche se in Veneto non dovrebbero esserci rischi. In seconda battuta attendono di capire la disponibilità di Conad a trattare per alcuni negozi, soprattutto nel Trevigiano e nel Vicentino. Alla finestra sarebbero in tanti. Tra questi si fanno i nomi di Esselunga e Lidl.