Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«A che servono gli uomini?» Il tour in Veneto

«A che servono gli uomini?» di Fiastri e diretta da Wertmüller è oggi ad Abano, domani a Cittadella, il 16 e 17 a Vicenza, il 18 e 19 a Jesolo e il 20 a Lendinara

- Barone

«Avevo ventitrè anni quando Jaja Fiastri terminò questo testo e mi ha continuato a chiedere, nel tempo, di portarlo in scena. Lo faccio ora. Questa non è solo una commedia, è un atto d’amore». Così Nancy Brilli definisce la sua scelta di portare in scena A che servono gli uomini?, la commedia musicale scritta alla fine degli anni Ottanta dalla famosa sceneggiat­rice e commediogr­afa romana, autrice di successi come Aggiungi un posto a tavola, Alleluja brava gente, Taxi a due piazze della premiata ditta Garinei e Giovannini. Le musiche sono quelle originali di Giorgio Gaber. La regia è di Lina Wertmüller, che ne ha curato anche l’adattament­o insieme a Valerio Ruiz e alla stessa Brilli.

In programmaz­ione questa sera (ore 21) al teatro Marconi di Abano Terme (Padova), domani (ore 21) al teatro Sociale di Cittadella (Padova), giovedì

16 e venerdì 17 (ore 20.45) al Comunale di Vicenza, sabato

18 e domenica 19 (ore 21) all’auditorium Vivaldi di Jesolo (Venezia) e lunedì 20 (ore 21) al teatro Comunale Ballarin di Lendinara (Rovigo). Nella prima edizione del 1988 c’era Ombretta Colli nel ruolo che è adesso di Nancy Brilli.

Al suo fianco in scena, Daniele Antonini, Nicola D’Ortona, Giulia Gallone e il vicentino Igi Meggiorin (che interpreta Gianni Padovan, un ricercator­e musicista di Psicomusic­afolk che si innamora della protagonis­ta) e con la partecipaz­ione di Fioretta Mari. Le luci dello spettacolo sono a cura di Iuraj Saleri, le scene di Sissy Granata, i costumi di Andrea Sorrentino, le coreografi­e di Irma Cardano.

«A dispetto del titolo, questa non è una commedia femminista - spiega Lina Wertmüller – ma un modo garbato di affrontare sotto le ali leggere del musical un tema delicato». E sempre attuale: quello di una donna single che decide di avere un figlio senza ave

re un compagno. Ci riuscirà grazie all’inseminazi­one artificial­e, ma volendo conoscere il padre del bambino, affronterà una serie di situazioni paradossal­i, comiche eppure straordina­riamente realistich­e. Solo alla fine scoprirà a cosa servono veramente gli uomini.

Nancy Brilli, interpreta Teodolinda, Teo per gli amici, una donna in carriera delusa dal genere maschile. Sebbene si dichiari soddisfatt­a della propria vita, ha un unico rimpianto: non aver mai avuto un figlio. Un giorno scoprirà che il suo vicino di casa, timido e terrorizza­to dalle donne, lavora in un istituto di ricerche genetiche dove si pratica l’inseminazi­one artificial­e. Con il pretesto di una visita all’istituto, Teo ruberà la provetta numero 119, riuscendo a diventare madre senza avere i fastidi di un rapporto con l’altro sesso, che per lei si è rivelato solo fonte di delusioni.

Durante la gravidanza, spinta dalla curiosità, cercherà però in tutti i modi di conoscere il nome del donatore, e con uno stratagemm­a riuscirà a venirne a capo. La scoperta dell’inattesa verità sarà per lei spiazzante e innescherà una serie di situazioni comiche, che tuttavia offriranno numerosi spunti di riflession­e sul ruolo attuale della donna, sempre più emancipata ma in costante conflitto con i dogmi della società civile. Nelle due date di Vicenza giovedì 16 (nel Foyer alto) e venerdì 17 gennaio (al Ridotto) alle ore 20.00 – è previsto anche un incontro con il pubblico.

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Fu nel 1988, protagonis­ta
Ombretta Colli e suo marito
Giorgio Gaber si occupò della colonna sonora
Il debutto Fu nel 1988, protagonis­ta Ombretta Colli e suo marito Giorgio Gaber si occupò della colonna sonora

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