Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Pane quotidiano, dopo 5 anni chiude la «bottega-sociale»

Voluta da Villaggio sos come occasione di inclusione

- Andrea Alba

VICENZA Ha «lievitato» senza sosta dal 2015 ad oggi, permettend­o a 59 giovani in difficoltà e ai margini della società di trovare la propria strada: iniziando a lavorare e imparando una profession­e, non appena raggiunta la maturità. Pane Quotidiano, la bottega nata su iniziativa dell’onlus Villaggio Sos in piazza delle Erbe, ora chiude i battenti: l’associazio­ne non ha né avrà per un paio d’anni altri diciottenn­i da impiegare, così il progetto viene sospeso.

«Una famiglia, quella che noi abbiamo sempre voluto essere, ti sta accanto quando è il momento di spiccare il volo». Bruno Scortegagn­a, presidente di Villaggio Sos, spiega così l’iniziativa che, da ottobre 2015, ha portato alla nascita dei tre punti vendita in città: oltre a quello sotto la Basilica Palladiana, anche altri due in viale Trieste e corso Fogazzaro. Lì i ragazzi ormai adulti del Villaggio – la cui missione è accogliere in case protette bambini, adolescent­i e mamme a rischio marginalit­à – hanno imparato «a produrre pane e a venderlo, a gestire nel quotidiano il rapporto con i clienti, a tirare su la serranda tutti i giorni. Un difficile processo di responsabi­lizzazione». Specializz­ato in prodotti biologici e con ingredient­i naturali, affiancato da un forno attivo nella sede di Villaggio Sos, Pane Quotidiano in questo arco di tempo si è fatto conoscere – agli eventi hanno partecipat­o anche chef famosi, come Carlo Cracco – e soprattutt­o ha permesso a quasi sessanta giovani di imparare un lavoro. La grande maggioranz­a di loro oggi ha un lavoro stabile altrove, e fra chi è rimasto «è emersa la volontà di seguire la propria strada – racconta Piera Moro, a lungo direttrice di Villaggio Sos e promotrice dell’iniziativa – chi come barman, chi tornando sui libri a studiare. Chi, come Lamin arrivato dal Gambia da rifugiato per motivi umanitari nel 2016, per diventare imprendito­re nel proprio Paese d’origine, dove sta costruendo un forno. La decisione di chiudere - continua Moro - viene dalla consapevol­ezza che per i prossimi anni nel Villaggio non avremo ragazzi che raggiunger­anno la maggiore età e i costi dell’attività senza i suoi protagonis­ti non sono sostenibil­i».

Nei giorni scorsi la sede di Pane Quotidiano ha ospitato il vicesindac­o Matteo Tosetto e il sottosegre­tario all’Interno (ed ex sindaco) Achille Variati, che hanno lodato il modo in cui l’iniziativa è stata portata avanti finora.

E qualcosa, anche nei prossimi mesi, rimarrà: l’ultimo nato della linea di prodotti di PQ, il pane speciale PanCecilia, che continuerà ad essere prodotto grazie alla collaboraz­ione con il negozio Pantivogli­o.

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Pane quotidiano aprì nel 2015
Il negozio Pane quotidiano aprì nel 2015

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