Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il San Bassiano cambia e si amplia «Premi ai buoni gesti quotidiani»
Da Biasion a Piccoli, passando per il Brocchi: i riconoscimenti diventano otto
BASSANO La cultura nella formazione scolastica, applicata nelle imprese e sfide umane, nell’amore per l’arte e per lo sport, nella promozione della salute dei bambini e per garantire un servizio sanitario efficiente, ma anche declinata nei piccoli gesti quotidiani di cura della città e nell’impegno civile. Toccano diversi ambiti della società i premi San Bassiano 2019 che domenica, in occasione della festa del santo patrono (la messa delle 10 nella chiesa di San Francesco sarà presieduta dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano) , saranno consegnati dall’amministrazione ai cittadini benemeriti.
Ai tradizionali riconoscimenti, il «Premio Cultura», il «Città di Bassano» e le quattro targhe, quest’anno di aggiungono «Un gesto per la città», e un nuovo premio per gli studenti meritevoli dell’istituto Fermi intitolato alla memoria dell’imprenditore Antonio Alban.
Il «Premio Cultura» è stato attribuito al liceo Brocchi, che di recente ha festeggiato i 200 anni di vita. Era il 29 novembre del 1819 quando, a Bassano, i primi allievi si sedettero sui banchi del Regio ginnasio comunale poi intitolato a
Gian Battista Brocchi. Da allora, ha formato generazioni, affermandosi come un punto di riferimento scolastico per i giovani di tutta la Pedemontana. E oggi, con i suoi 2.270 studenti, è l’istituto superiore secondario più numeroso del Veneto. «Una colonna portante della cultura locale», ha detto il sindaco Pavan. «È un riconoscimento al valore della formazione che nelle scuole del Bassanese ha raggiunto ottimi livelli», ha commentato Gianni Zen, dirigente del Brocchi, che domenica pomeriggio salirà sul palco della sala Da Ponte per ricevere la «statuetta». Il «Città di Bassano» quest’anno va a Miky Biasion per due volte campione del mondo di rally (primo e unico italiano ad aver conquistato il titolo), nonché detentore di uno straordinario palmares. «Con le sue vittorie e partecipazioni, ha contribuito a diffondere il nome di Bassano nel mondo», ha osservato il sindaco.
Quattro le targhe di benemerenza. A riceverle, domenica, saranno: Flavia Casagranda, l’«Associazione culturale pediatri Da Ponte», Francesco «Checco» Fontana, Luciano Giunta. Vedova di Giuseppe Maria Pilo, direttore del museo bassanese dal 1960 al 1966, Casagranda è molto attiva sul fronte culturale cittadino dopo una carriera di insegnante e di consulente artistica di prestigiosi istituti. «Ha curato moltissime mostre nella chiesetta dell’Angelo», ha sottolineato Pavan. Da 25 anni l’associazione pediatrica «Da Ponte» è impegnata nella promozione della salute e del benessere dei bambini e nella diffusione della cultura pediatrica attraverso incontri, convegni, progetti e attività.
È stato il più «forte» portiere italiano di hockey a rotelle. Francesco Fontana, «Checco», ha disputato sei campionati in serie A con la maglia del Bassano prima di militare in altre società, ed ha giocato nella nazionale italiana. Luciano Giunta ha diretto per circa 30 anni l’ospedale cittadino ed ha partecipato alla progettazione di quello «nuovo», acquisendo competenze ed esperienze nell’ambito dell’edilizia ospedaliera da essere ritenuto un esperto a livello regionale .
Va invece a Rino Piccoli, la prima edizione del riconoscimento «Un gesto per la città». «In silenzio e lontano dai riflettori, si assicura che i lecci degli impiccati di viale dei Martiri abbiano sempre un fiore- ha dichiarato Pavan - e con essi alcune chiesette cittadine».