Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Integralis­ta e pieno di vizi Lei voleva divorziare»

L’amica-testimone: la voleva meno occidental­e

- Di Andrea Priante

STANGHELLA (PADOVA) In casa c’è ancora uno scatolone pieno di vestiti e orsetti di peluche. «Li avevo messi da parte per Samira e la sua bambina. Spero ancora di potergliel­i consegnare, un giorno...».

Anche se si conoscevan­o soltanto da pochi mesi, Marika (il nome è di fantasia «perché la famiglia di quell’uomo mi fa ancora paura», spiega) si è dimostrata una delle migliori amiche di Samira El Attar. La sua vera identità compare nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Rovigo: è anche grazie alla sua testimonia­nza che i carabinier­i di Padova hanno raccolto prove sufficient­i per accusare di omicidio il marocchino Mohamed Barbri. E ora, per la prima volta da quando la donna è scomparsa, Marika accetta di raccontare al Corriere del Veneto ciò che sa.

Se spera di consegnare i giocattoli a Samira, significa che crede sia ancora viva...

«Diciamo che non riesco a immaginarl­a morta, costretta a stare lontana per sempre dalla sua bambina. Ma più passano i giorni e più mi rendo conto che è soltanto un modo di illudermi...».

Quando l’ha conosciuta? «La scorsa primavera. Samira era una donna molto intelligen­te, innamorata della vita. Tutti, qui in paese, le volevano bene. E anch’io mi sono subito affezionat­a a lei».

Le confidò se qualcosa non andava tra lei e Mohamed?

«All’inizio non mi parlava dei suoi fatti privati. Sapevo solo che era sposata con un marocchino e che aveva una figlia piccola. Poi successe un fatto incredibil­e, e da lì cambiò tutto... Era il 7 settembre. Mohamed mi telefonò, era furioso. Disse di essere certo che Samira lo stesse tradendo con diversi uomini e che per farlo utilizzass­e la casa di un anziano del paese. Rimasi senza parole: erano sospetti senza alcun senso».

Su cosa si basava l’ossessione di Mohamed?

«Su nulla di concreto: era solo un uomo molto geloso e molto stupido. Samira non lo avrebbe mai tradito: lei aveva occhi esclusivam­ente per la sua bambina».

Samira come reagì a quella telefonata?

«Dopo quell’episodio i nostri rapporti cambiarono. Cominciò ad aprirsi con me, raccontand­omi ciò che accadeva quando tornava a casa».

Cosa le confidò?

«Che il suo non era soltanto un marito geloso, che voleva controllar­la e che in alcune occasioni arrivò a darle del sonnifero per stordirla e avere il tempo di controllar­e i messaggi nel telefonino. C’era dell’altro. Mohamed beveva e sperperava lo stipendio alle slot machine. Era morboso e integralis­ta: la rimprovera­va per motivi stupidi, l’accusava di vestirsi con uno stile troppo occidental­e. Ma erano abiti normalissi­mi, che le regalavo io... E poi c’era la questione della gestione del denaro: Mohamed avrebbe voluto mettere le mani su tutto, perfino sulla piccola pensione d’invalidità che la famiglia riceveva per affrontare alcuni problemi di salute della figliolett­a».

Samira temeva che il marito le facesse del male?

«Non credo: si sentiva più forte di lui, credeva di poter anticipare le sue mosse. Ma la verità è che lo stava sottovalut­ando».

Poi cosa accadde?

«Mi annunciò l’intenzione di separarsi: voleva trovare un lavoro fisso che le garantisse l’indipenden­za, anche economica. Le consigliai un buon avvocato e lei discusse dell’idea anche con un assistente sociale. Ero pronta a sostenerla in tutti i modi: le dissi che, con la bimba, poteva trasferirs­i a casa mia».

Come andò a finire? «Dopo due settimane disse che ci aveva ripensato perché lui, all’improvviso, era diventato buono. Non le ho mai creduto. Ho sempre pensato che Mohamed l’avesse convinta che da sola non ce l’avrebbe mai fatta a mantenere se stessa e la figlia».

A questo punto, era già ottobre...

«Le mandai un messaggio e lei non rispose. Due giorni dopo venni a sapere che il marito ne aveva denunciato la scomparsa. Mi parve subito assurdo: Samira non sarebbe mai andata via senza portare con sé la sua bambina»».

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Samira El Attar, 44 anni. Dal 21 ottobre scorso non si hanno più notizie di lei. Il marito
Mohamed ne ha fatto trovare una scarpa, il portachiav­i e una collanina, ma ha sempre negato di averle fatto del male. Amici e parenti dicono però che i due litigavano spesso
Sparita Samira El Attar, 44 anni. Dal 21 ottobre scorso non si hanno più notizie di lei. Il marito Mohamed ne ha fatto trovare una scarpa, il portachiav­i e una collanina, ma ha sempre negato di averle fatto del male. Amici e parenti dicono però che i due litigavano spesso

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