Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Oltre settecento chilometri di strade venete tornano allo Stato
VENEZIA Settecento chilometri di strade regionali e provinciali diventano statali. Sarebbe meglio dire «tornano» ad esserlo. L’ultima classificazione delle strade «di interesse statale», infatti, risale al 1999. Siamo in piena era Galan e la rivendicazione (con successo) di parte della rete stradale in gestione regionale (di lì a un paio d’anni sarebbe nata Veneto Strade) viene festeggiata. Era il «federalismo stradale». Oltre vent’anni dopo, in laguna, si festeggia la riassegnazione di un terzo dell’asfalto veneto allo Stato. Vero è che l’operazione si inserisce in un piano più articolato in cui Anas dovrebbe entrare proprio in Veneto Strade. Ma in attesa dell’autonomia (sotto formaldeide), il Veneto leghista spunta da Roma la riclassificazione e soprattutto i fondi per varianti e manutenzioni della viabilità regionale. Il ministro bellunese Federico D’Incà twitta, hashtag «buone notizie», «Il decreto - che seguo da diversi mesi - è un’ operazione da 100 milioni di euro in tre anni». L’elenco delle strade da affidare ad Anas è ufficiale. E ora conta, complessivamente, 46 arterie di interesse statale per un totale di
1.436 chilometri. Si ritrovano, una per una, nel Decreto del presidente del consiglio dei ministri controfirmato dalla titolare delle Infrastrutture, Paola De Micheli e che coinvolge anche Emilia Romagna, Lombardia e Toscana. Nell’elenco spiccano strade bisognose di manutenzioni e varianti. Un esempio è la Grezzanella veronese. Le nuove statali venete ed ex regionali corrispondo a 400 km su
1125. Ora Veneto Strade avrà una convenzione con la Regione per gestire i
700 km di strade che restano regionali, una con Anas per i
450 km di ormai ex regionali e 250 provinciali e una convenzione con la Provincia di Belluno per altri 400 km di provinciali. A ricordare che l’operazione riguarda anche l’utilizzo degli utili di Cav è il capogruppo del Pd in consiglio regionale Stefano Fracasso. Mentre il questore del Senato Antonio De Poli sottolinea come i nuovi investimenti serviranno a completare l’ex Sr 10 nel Padovano. (m.za.)
Superato lo stallo Il decreto di Palazzo Chigi per la riclassificazione era atteso da quasi due anni