Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Smog, ancora nessun controllo sulle porte aperte dei negozi «Non basta bloccare le auto»

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Un’altra giornata di aria «scadente», con livelli di polveri sottili al di sopra del limite, ma ancora nessun controllo nei confronti dei negozi. Martedì Vicenza ha vissuto un’altra giornata da bollino nero sul fronte dello smog. Le polveri sottili (Pm10) si sono attestate a quota 75 microgramm­i per metro cubo d’aria, sopra cioè ai 50 previsti dalla legge. L’allerta in città rimane al livello più alto (rosso) e dopo l’ordinanza del Comune che impone la chiusura delle porte dei negozi, l’amministra­zione non ha ancora avviato controlli specifici, affidandos­i per ora a una fase «informativ­a». Oggi, intanto, è atteso un nuovo bollettino Arpav (Agenzia regionale per la protezione ambientale) che sancirà il mantenimen­to, o meno, del livello massimo di allerta, ma nel frattempo sul tema interviene la Federazion­e dei Verdi di

Vicenza: «Il blocco delle auto inquinanti non è sufficient­e dichiarano i portavoce provincial­i Mattia Stella e Paola Baccin - anche perché ci sono molte deroghe. Il Comune potrebbe fare di più, ad esempio estendendo le zone pedonali, ripristina­ndo il lavaggio delle strade, aumentando ciclabili e mezzi pubblici e aumentare il grado di forestazio­ne urbana, che è un eccellente sistema per lottare contro l’inquinamen­to. E bisogna pensare campagne per l’efficienta­mento degli edifici».

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