Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
VicenzaOro, i prezzi preoccupano E la fiera insidia Basilea e Hong Kong
Operatori alle prese con il rialzo del metallo. E Ieg aumenta i buyer
VICENZA La «fiammata» del prezzo dell’oro, che ferma e spaventa il commercio di gioielli, e la voglia di pensare in grande, auspicando una Vicenzaoro piazza globale a spese di Basilea e Hong Kong. Sono i due «pensieri fissi» di produttori industriali e artigiani del distretto vicentino mentre January, primo appuntamento fieristico dell’anno, è in partenza nei padiglioni di via dell’Oreficeria proprio domani. Temi ben presenti anche per la spa fieristica Ieg: «È il momento di intensificare gli sforzi per avere qui a Vicenza grandi buyer. Per questo a January ne ospiteremo in via diretta molti di più», conferma Marco Carniello, responsabile della manifestazione per la fiera di Rimini-Vicenza. L’esposizione si apre domani e durerà fino a mercoledì. I numeri sono in crescita: circa 1.500 gli espositori, con più spazi occupati di gennaio 2019. Gli operatori attesi sono 35 mila.
Di recente, però, è schizzato all’insù anche il prezzo dell’oro: al grammo oggi si aggira sui 45 euro, con una crescita repentina nei primi dieci giorni di gennaio e un trend in salita da giugno. I livelli sono ormai simili a quelli del 2012, anno di «picco» del bene rifugio che però, da lì in poi, si era assestato su una forbice fra i 30 e i 35 euro. «Il nostro problema è soprattutto la stabilità – spiega Andrea Fabbian, presidente nazionale degli orafi di Confimi – dopo qualche oscillazione pesante tra agosto e settembre, fra ottobre e dicembre il prezzo si era assestato. Ora c’è questo nuovo scossone: ulteriori fluttuazioni repentine potrebbero mettere a rischio la stagione». Le vendite «fino a Natale, comunque, erano andate abbastanza bene – assicura l’orafo – le previsioni sono buone pure per l’anno appena iniziato: dipende se ci sarà o no il ‘doping’ del metallo. Valuto positivamente anche la gestione della fiera: siamo primo hub europeo ed è già un gran risultato. Ora lavoriamo per superare Hong Kong e Las Vegas».
Sul tema incalza anche Onorio Zen (Confartigianato): «Bisogna approfittare delle difficoltà di Basilea e Hong Kong. Ieg, che finora si è mossa bene, deve lavorare per portare qui qualche bel marchio». Per
Arduino Zappaterra, numero uno nazionale degli orafi di Cna, alle fiammate di prezzo dell’oro si risponde «anche adoperandosi per cambiare produzioni e sostituire il metallo con altri materiali – osserva – il nostro settore soffre di questi fenomeni da sempre. Comunque, c’è una leggera risalita: c’è bisogno di nuova manodopera, dopo molti anni siamo riusciti a far ripartire a Vicenza la formazione professionale». Enrico Peruffo, presidente degli orafi di Confindustria Vicenza, si dice tranquillo rispetto al valore della materia prima: «È alto e volatile, per fortuna però le nostre industrie ormai sono abituate a far fronte al fenomeno. Mi aspetto una bella fiera a gennaio. E le difficoltà di altre fiere sono una buona, buonissima occasione per la nostra».
Simile il ragionamento dei vertici di Ieg. «Il prezzo dell’oro? Confidiamo nella resilienza dei nostri produttori – commenta Carniello – a January inaugureremo delle belle novità, dall’apertura dello spazio Vioro Vintage aperto per la prima volta anche a privati appassionati. E lo scenario fieristico internazionale, da Basilea ad Hong Kong, presenta varie opportunità da sfruttare. Non a caso, con Ice e governo abbiamo intensificato l’ospitalità diretta per portare qui buyer di altissimo profilo».