Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Donazzan e le tensioni in Comune «Si lavori per il bene della città»

L’assessore regionale (Fdi) e i cambi in maggioranz­a: «L’alleanza funziona, non si facciano sgambetti. Ma si metta in evidenza il programma elettorale»

- Gian Maria Collicelli

VICENZA «Forse andava messo più in evidenza il programma elettorale, ma non mi piace vedere litigi dentro un’alleanza, come quella di centrodest­ra, che funziona». Pensando a un’immagine retorica, viene in mente il detto: un colpo al cerchio e uno alla botte. Perché questo sembrano dire le parole dell’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan, «madrina» dell’assessore Silvio Giovine. L’esponente della giunta veneta, Fratelli d’Italia, guarda alla situazione politica che si vive a Vicenza e in particolar modo in Comune, dove nelle ultime settimane le fibrillazi­oni sono state all’ordine del giorno, come già successo più volte.

Il caso è nato quando dieci giorni fa il gruppo consiliare di FdI ha aperto le porte a due consiglier­i provenient­i da altre liste di maggioranz­a ovvero Patrizia regia» per le scelte strategich­e del mandato. «Rucco ha fatto bene a convocare i partiti – dichiara Donazzan – perché l’impegno di ciascuna forza è con la città e chi si è candidato l’ha fatto in base ad un programma preciso, che forse andava messo in evidenza in modo maggiore prima». Ma l’assessore regionale non risparmia le frecciate ai suoi stessi componenti di partito che nei giorni scorsi hanno presentato i nuovi volti FdI in Consiglio (leggi Berlato e vertici provincial­i e cittadini di FdI): «Io da anni sono abituata a lavorare con i miei alleati in Regione – afferma Donazzan – e mi trovo in perfetta sintonia, pertanto se devo andare a fare torti evito di farli in campo alleato. E per torti intendo cose che non si spiegano o non si condividon­o prima. Le scelte di ciascuno sono legittime, specie se non ci si ritrova più dentro un partito, ma basta spiegarsi e parlarsi prima». In merito ai malumori interni alla maggioranz­a che hanno portato ai cambi di casacca dei consiglier­i, l’assessore regionale non si sbilancia: «Non mi occupo della città – osserva – ma faccio il tifo affinché i conflitti si plachino e non ci siano sgambetti che gli elettori vicentini non capirebber­o». Infine, l’assessore dice la sua anche sulle dichiarazi­oni degli ultimi giorni (tra cui il botta e risposta tra Lega e i vertici territoria­li di Fratelli d’Italia): «Più che mostrare i muscoli vorrei che, se ce ne fosse bisogno, si aggiornass­ero gli obiettivi ma che si continuass­e a lavorare per il bene della città».

Rucco ha fatto bene a convocare i partiti perché l’impegno di ciascuna forza è con la città e chi si è candidato

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