Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La strada interna al Parco della Pace usata per le urgenze
Barbieri (ex-civica Idea Vicenza-Rucco sindaco) e Andrea Pellizzari (ex-capogruppo Lega). Il passaggio di quest’ultimo ha creato non pochi malumori interni alla maggioranza – specie in casa Lega – a cui si è aggiunto un particolare: con i nuovi ingressi il partito del coordinatore regionale Sergio Berlato ha acquisito un peso specifico maggiore all’interno del Consiglio, tanto da diventare indispensabile ai fini dell’apertura delle sedute consiliari (e dunque delle votazioni) e che gli stessi vertici di FdI hanno commentato parlando di «una nuova era». Da qui critiche e prese di posizioni, con il sindaco, Francesco Rucco, che in tutta risposta la scorsa settimana ha convocato i vertici provinciali e regionali dei partiti di maggioranza e approvato la creazione di una «cabina di
VICENZA Un adeguamento della strada esistente a sud del parco e un collegamento, riservato solo «a casi di emergenza», tra la base militare americana Del Din e viale Sant’Antonino, passando attraverso il nuovo Parco della Pace. È questo, in sintesi, l’accordo raggiunto tra Comune e governo degli Stati Uniti e che rientra nei termini del protocollo d’intesa del 2011, con il quale lo stato italiano definì le compensazioni alla città in virtù del nuovo insediamento militare americano. È sulla base di quell’intesa che l’area verde a est della base statunitense, ovvero la parte non utilizzata dell’ex-aeroporto civile Dal Molin, è stata concessa al Comune dal Demanio con l’obiettivo di farla diventare infrastruttura pubblica a prevalente vocazione ricreativo-ambientale». Ovvero il Parco della Pace, i cui lavori proseguono a pieno ritmo e con una tabella di marcia che prevede l’apertura dell’area al pubblico già la prossima estate.
In quest’ottica serviva definire lo status di una stradina che rientra nel perimetro del parco, nella parte sud, e che già ora corre dalla base americana fino a strada di Sant’Antonino e che ospita un metanodotto ad alta pressione.
Secondo l’accordo definito in questi giorni quel collegamento sarà adeguato e potenziato per poter ospitare il transito di mezzi di soccorso – proprio in virtù dei dettami di Snam Rete gas, titolare della gestione del metanodotto in questione – e sarà dotata di un cancello d’uscita. La comunità americana potrà utilizzare il collegamento «solo in caso di emergenza» e inoltrando «specifica richiesta al Comune», che secondo l’accordo avrà la possibilità di sovrintendere i lavori di adeguamento, in capo al Governo statunitense. Il cantiere per l’adeguamento della strada, infatti, sarà finanziato dagli Stati Uniti mentre i costi di manutenzione saranno suddivisi tra Comune e istituzioni americane: la manutenzione ordinaria in capo a Palazzo Trissino, quella straordinaria suddivisa tra Vicenza e gli Usa.
Nei giorni scorsi la giunta comunale ha valutato il contenuto dell’accordo e ha dato mandato al sindaco, Francesco Rucco, di sottoscrivere il documento, al fine di poter realizzare i lavori di adeguamento dell’arteria stradale già nei prossimi mesi.
Le scelte di ciascuno sono legittime, specie se non ci si ritrova più in un partito, ma ci si deve spiegare e parlare prima