Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Contrabban­do di abiti griffati per un milione

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GAMBELLARA Abbigliame­nto griffato per un milione di euro acquistato in un centro commercial­e della Svizzera e portato in Italia senza dichiarare nulla in dogana, in completa evasione di dazi e Iva. Merce che poi veniva rivenduta a clienti in Cina. C’è anche un cinese residente a Gambellara fra i tre denunciati per i reati di contrabban­do aggravato ed auto-riciclaggi­o, per il giro di vestiti e accessori moda «esentasse» scoperto dalla guardia di finanza di Como. Nella sua abitazione di Gambellara, perquisita anche dai militari vicentini, così come in quella di un connaziona­le di Montebellu­na (Treviso), è stata trovata documentaz­ione fiscale inerente ulteriori acquisti di merce di contrabban­do, per un valore di 600mila euro, già a partire dall’anno 2017. Acquisti fatti sempre nello stesso centro commercial­e di Mendrisio (Svizzera). Lo shopping - che risale al 2018 - da quanto emerso era opera di un cinese residente a Legnano (Milano) sorpreso con in casa 300 capi d’abbigliame­nto e accessori dei più noti marchi di moda internazio­nali del valore di 400mila euro circa. Merce che veniva portata in Cina tramite corrieri o connaziona­li compiacent­i, con visto turistico temporaneo, i quali effettuava­no i viaggi di ritorno in patria portandosi i capi griffati in comuni valige, per evitare controlli in Dogana.

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