Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Haffner ha invece confermato il rifiuto. Ma in Comune si continua a litigare La senatrice Segre ha detto «sì»: sarà cittadina onoraria di Bassano
BASSANO
La città conferirà la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre che ha comunicato al sindaco Elena Pavan di accettarla. Lo stesso riconoscimento non sarà invece attribuito a Egea Haffner, come avrebbe voluto la maggioranza integrando una mozione della minoranza. L’esule giuliana ha ribadito al primo cittadino di rifiutarlo, a seguito della bagarre creatasi in consiglio comunale durante la discussione sulle due assegnazioni, per la quale Haffner si è sentita messa in contrapposizione alla Segre e strumentalizzata politicamente. Sulla questione, l’amministrazione ha anche deciso di intitolare un luogo cittadino a tutte le «vittime dell’odio e delle persecuzioni» (in pole position c’è la scalinata lato est che collega via Santa Caterina a viale dei Martiri) dicitura alla quale le opposizioni hanno chiesto di aggiungere anche «del razzismo».
Dopo le polemiche di due mesi fa in consiglio comunale, la proposta della cittadinanza onoraria continua a far discutere le due parti politiche. Anche ieri sera, nella seduta della commissione consiliare Affari istituzionali sulla questione sono emerse divergenze di pensiero, compresi gli aspetti formali. Il conferimento a Segre dovrà infatti essere votato in consiglio comunale e anche qui, maggioranza e opposizione hanno opinioni diverse. Per la seconda, sarebbe opportuno dedicare all’argomento una seduta specifica con solo quel punto all’ordine del giorno, mentre per i consiglieri al governo potrebbe essere inserito nell’ordine del giorno di una qualsiasi seduta. «Sarebbe giusto che il tema fosse affrontato singolarmente dal consiglio in considerazione della sua eccezionalità», ha fatto notare il consigliere di opposizione Angelo Vernillo. Sempre dai contatti tenuti dal sindaco con le due italiane testimoni di altrettante tragedie umane, Segre della Shoah e della deportazione, Haffner delle Foibe e dell’esilio, difficilmente parteciperanno ad incontri in città raccontando le relative esperienze. In una recente lettera indirizzata a Pavan, l’ex bambina con la valigia costretta a lasciare la sua terra giuliana ha manifestato la sua impossibilità a raggiungere Bassano nel breve termine, ma ha proposto la visione di un video in cui racconta la sua storia. Anche la senatrice che da ragazzina visse il dramma della deportazione in un campo di concentramento dove perse alcuni familiari, di recente ha dichiarato di chiudere, per motivi di età, con gli incontri, compresi quelli con le scolaresche. «Quindi non sappiamo se Segre riuscirà a venire in città in occasione del riconoscimentoha detto Antonio Guglielmini, il presidente della commissione - in qualsiasi caso, avviamo l’iter procedurale per l’attribuzione della cittadinanza onoraria». Oscar Mazzocchin, consigliere di minoranza, ha informato di aver contattato entrambe le candidate al riconoscimento, spiegando loro quanto accaduto in consiglio. «Noi dell’opposizione avevamo informato in precedenza la senatrice Segre dell’intenzione di assegnarle il titolo, mentre la maggioranza non ha prima messo al corrente Haffner - ha detto -: si è sprecata un’occasione».