Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Elezioni 2019, spesi più di 61mila euro
La Corte dei conti analizza le liste a Bassano. Fdi e 5 stelle non hanno sborsato nulla
BASSANO Sono tutti in regola i conti per le spese della campagna elettorale sostenuti dalle nove liste delle amministrative del 2019. Lo ha stabilito la Corte dei conti sulla base della relazione del Collegio regionale di controllo sulle spese elettorali, operazione che viene obbligatoriamente eseguita per le consultazioni nei Comuni con più di 30mila abitanti. Complessivamente sono stati spesi 61mila euro, ma Fdi e 5 stelle non hanno speso un centesimo.
BASSANO Sono tutti in regola i conti per le spese della campagna elettorale sostenuti dalle nove liste scese in campo per le amministrative nel maggio dello scorso anno. Lo ha stabilito la Corte dei conti sulla base della relazione del Collegio regionale di controllo sulle spese elettorali, operazione che viene obbligatoriamente eseguita per le consultazioni nei Comuni con più di 30mila abitanti.
Volantini, manifesti, affitti per i locali adibiti a sede temporanea e quelli per gli incontri con gli elettori, spot e altre forme di pubblicità spesso hanno un costo non indifferente per le casse delle liste che scendono in campo. Ma non è così per tutte. Dalla rendicontazione presentata dalle stesse liste, due tra quelle che hanno preso parte alla campagna elettorale delle comunali di maggio scorso risultano non aver sostenuto spese e nemmeno ricevuto contributi. Sono: «Giorgia Meloni Fratelli d’Italia» che ha sostenuto l’attuale maggioranza ma non è entrata in amministrazione e il «Movimento 5 Stelle» che siede sui banchi dell’opposizione.
Stringendo l’obiettivo sui conti di ciascuna, per la coalizione di maggioranza, la civica «Impegno per Bassano» ha speso complessivamente 10.251 euro per la campagna elettorale e dall’esame della documentazione non risultano difformità e irregolarità. Ammonta a 14.773 euro il costo sostenuto dalla Lega Salvini Liga Veneta e anche in questo caso non sono state rilevale situazioni anomale, sia nella spesa che nei finanziamenti. La lista «Pavan sindaco» ha speso invece 9.105 euro e «Forza Italia
Berlusconi cittadini per Bassano» 221 euro. In entrambi i casi tutto è risultato in ordine. Sul fronte della coalizione che ha perso le amministrative del 2019 e che quindi ora è all’opposizione in via Matteotti, il Partito Democratico ha speso in tutto 15.561 euro e l’ente controllore non ha verificato difformità o irregolarità nel rendiconto. Promossa anche la documentazione contabile presentata dalla lista civica «Bassano passione comune» che per la campagna elettorale ha sostenuto una spesa di 4.098 euro. Infine, la lista «Bassano Per tutti» ha speso 7.244 euro. Complessivamente, quindi, agli attuali amministratori comunali, la campagna elettorale è costata oltre 61mila euro.